Serve Spid per richiedere il Reddito di cittadinanza online, ecco come fare

Comunque, l’idea di base è Spid è un insieme di nome utente e password che è possibile ottenere – in diverse modalità – tramite un’azienda privata a propria scelta. Finora sono state erogate 3,4 milioni di identità Spid (teniamo conto che è possibile averne più di una a testa), numeri molto bassi rispetto a quelli prospettati dal Governo Renzi, che aveva puntato molto su questo progetto (dal 2016). Spid era pensato come password di accesso a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione e ai principali servizi di grosse aziende private (banche, ferrovie…). Al momento permette l’accesso ad alcuni servizi di alcuni comuni e – cosa particolarmente utile – a quelli di Inps, Agenzia delle Entrate (per controllare la propria situazione fiscale: molto comodo per i professionisti), tra gli altri. Proprio per spingere la (lenta) adozione di Spid, i precedenti Governi hanno pensato di renderne obbligatorio l’utilizzo per avere alcuni benefici come il bonus cultura da 500 euro per gli studenti e il bonus docenti. Strada analoga a quella seguita dal Governo giallo-verde, che rende Spid obbligatorio per la richiesta online del reddito di cittadinanza.

Il primo passo utile è andare sul sito istituzionale www.spid.gov.it/richiedi-spid e vedere qual è la modalità di richiesta più comoda per noi, presso uno dei fornitori (Aruba, Infocert, IntesaId, Lepida, Namirial, Tim, Poste, Sielte, SpidItalia).

Per avere spid è sufficiente avere un indirizzo mail, un numero di cellulare, un documento d’identità valido, la tessera sanitaria con codice fiscale. Possiamo ottenere spid in quattro modi. Di persona, via internet tramite webcam, via internet tramite Cns/nuova Cie (Carta di identità elettronica 3.0), via internet tramite firma digitale.

“Il riconoscimento dell’utente via Cns, Cns e firma digitale è molto laborioso e spesso funziona male: certo lo consiglio solo a informatici esperti”, dice Giovanni Manca, consulente su temi di pubblica amministrazione digitale per numerosi Governi.

Resta quindi la webcam e il riconoscimento di persona. Il primo è a pagamento (15 euro circa), eccetto con Tim che lo offre gratis fino al 31 marzo. Il secondo è gratuito, ma necessita ci si rechi presso un ufficio (tra quelli indicati dal fornitore scelto dall’utente). Poste è probabilmente l’opzione più facile perché permette di andare in qualsiasi ufficio postale; offre anche il riconoscimento a domicilio (con postino), ma a pagamento.

Durante la procedura di riconoscimento, l’utente potrà scegliere la propria combinazione di nome utente/password, che poi deve inserire sul sito dove vuole ottenere l’accesso riservato. Il sito può richiedere, per ogni accesso, anche una password temporanea, che l’utente deve creare con un app del fornitore di spid o riceve via sms.

REP.IT

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