Sanremo, Baglioni sotto attacco social. Direttrice Rai1: “Solito comizio”. L’ad Salini: “Piena collaborazione con direttore artistico”

Interviene nella polemica l’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, che in un tweet definisce il festival di Sanremo “patrimonio degli italiani”, sottolinea che il suo compito, e quello di tutta la Rai, “è garantirne la qualità e il successo”. E aggiunge che “grazie al prezioso contributo di tutte le nostre professionalità stiamo lavorando per far sì che il direttore artistico, in un clima di piena collaborazione, possa realizzare, insieme a RaiUno, un Festival in linea con le aspettative del grande appuntamento che unisce il Paese”.

“Mai – contrattaccano i deputati Pd Michele Anzaldi, segretario della stessa Vigilanza Rai, Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera – si era assistito a un caso del genere, con l’annuncio di epurazione del direttore artistico del Festival prima ancora che il Festival abbia inizio, peraltro – osservano i dem – per una semplice dichiarazione perfettamente in linea con la storia e l’attività di tanti anni di Baglioni sull’accoglienza”. “Peraltro – avvertono – con Baglioni il Festival viene da una delle edizioni record di ascolti e di successo della critica, liquidarlo prima ancora che inizi la sua seconda edizione è una pura pratica di tafazzismo aziendale. Il presidente della Vigilanza Rai Alberto Barachini come fa a non dire nulla di fronte a una vergogna così enorme?”. “Sono al mio posto a San Macuto – replica Barachini – sto lavorando in commissione e non commento i retroscena né le provocazioni”.

Intervengono anche Giampaolo Rossi, consigliere Rai nominato da Foa: “Il vero tema non è il fatto che Baglioni possa esprimere un parere su un tema di grande attualità come è quello sull’immigrazione, ma il fatto che abbia scelto di esprimersi sull’argomento sotto i riflettori della conferenza stampa del Festival di Sanremo”. E la consigliera (in quota pd) Rita Borioni: “Non credo che possa essere un problema di Baglioni né ci si può arrabbiare perché il conduttore del Festival di Sanremo o chiunque altro fa delle critiche alle politiche del governo. Penso che la Rai debba dare voce a tutti, come ha sempre fatto”.

In difesa di Baglioni il centrosinistra, in particolare il Pd, e esponenti della società civile, come il sindaco di Lampedusa Totò Martello (“È un uomo che merita rispetto”). E dal leader della comunità rom Santino Spinelli (“Da rom italiano quale sono, non ci sto alla disumanizzazione della nostra bella Italia”). “Contro Baglioni è in atto un’aggressione vergognosa – afferma dice il senatore Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Cultura e membro della Commissione di Vigilanza Rai – siamo al livello di una intimidazione vera e propria”. “L’Italia è una democrazia – ricorda – giù le mani dalla libertà di opinione e di informazione. Basta con questi inaccettabili toni squadristi”. “Voglio ringraziare Baglioni per come ha dato voce ai sentimenti di umanità degli italiani, anche nella conferenza stampa di presentazione di Sanremo. Un grande artista, ma soprattutto un grande uomo” commenta su Facebook Maria Elena Boschi, deputata pd.

Per il direttore artistico, il prossimo Sanremo avrebbe dovuto essere quello dell’armonia, della bellezza nella diversità e dell’unione di elementi opposti e lontani. Ora il direttore artistico si trova trascinato dentro le polemiche, la ‘colpa’ è aver risposto a una domanda in conferenza stampa, mettendo in chiaro la sua posizione sull’emergenza migranti, vicenda che da sempre segue con attenzione anche con l’iniziativa ‘O’ Scià’ a Lampedusa. “Non si può risolvere il problema di milioni di persone – aveva dichiarato – evitando lo sbarco di 40-50, siamo alla farsa. La classe politica, quella dirigente e l’opinione pubblica hanno mancato paurosamente. Il Paese è incattivito e rancoroso. Le misure messe in atto dall’attuale governo e dai precedenti non sono assolutamente all’altezza della situazione“.

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Contro Baglioni si schiera il centrodestra, all’affondo del vicepremier leghista si aggiunge quello di Fratelli d’Italia. “Credo che dovrebbe occuparsi molto bene del Festival di Sanremo e non di ideologizzare il Festival di Sanremo e portarlo su una certa posizione politica”, dichiara Daniela Santanché, parlamentare di FdI. Sulla stessa linea il senatore del Movimento 5 Stelle, Primo Di Nicola, vicepresidente della Vigilanza Rai: “Mi auguroche il Festival di Sanremo sia uno spettacolo intelligente all’insegna della musica senza ridursi al solito inno al nazionalpopolare. Condito dalle usuali polemiche e dai soliti conflitti di interesse”.

Se i dem fanno quadrato intorno al direttore artistico di Sanremo, più pragmatica Forza Italia che prende le distanze dalle sue dichiarazioni ma lo difende dagli attacchi più violenti. “Non condivido le sue idee – dichiara il senatore azzurro Maurizio Gasparri – ma auspico che i toni accesi, aggressivi sul web contro di lui cessino, quando qualcuno viene aggredito sui social mi dispiace sempre. Detto questo è vero che ciascuno dovrebbe dedicarsi soprattutto alla sua attività”.

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