Di Maio, sequestrate aree nel terreno del padre: gli abusi ignorati fino a ieri

Cinque tra immobili e capannoni, più un campetto di calcio. Tutte di proprietà di Antonio Di Maio, padre del capo politico del M5S, e di una sua sorella. Ma almeno su quattro di queste costruzioni gravano fondati sospetti di abusi edilizi. Su questi elementi saranno trasmessi in giornata gli atti e la relazione dalla polizia municipale di Mariglianella alla Procura di Nola.
Dal breve video si può notare, in alto a sinistra del cancello principale, l’edificio alto in grigio che dovrebbe essere “la casa dei nonni”, secondo le spiegazioni fornite dal vicepremier Luigi Di Maio in tv. A destra dello stesso cancello, invece, ecco due costruzioni in muratura: una più piccola ancora molto grezza, l’altra in parte dipinta di rosa, che non risulterebbero censite e che risalgono ad un periodo successivo. In fondo, dietro attrezzi per l’edilizia ed altro materiale di risulta, ecco un altro immobile quasi tutto in lamiera ma non di quelli costruiti in modalità “temporanea”, e dunque anche per questo mancherebbe il titolo per la realizzazione. Ed anche il quinto manufatto, non visibile dalla strada, è stato censito solo oggi dai vigili.

Alla destra dei vari immobili sorge poi un campetto di calcio, sempre di proprietà dei due Di Maio, su cui si allenava la società dei piccoli calciatori del Mariglianella, pare senza corrispondere un canone di affitto. E neanche in quel caso, a qualcuno era venuto in mente di controllare la regolarità dei vari immobili. Un quadro di presunti abusi totalmente ignorato dal Comune di Mariglianella, fino all’accesso dei vigili urbani di questa mattina, suscitato dal clamore mediatico della vicenda guidata. L’amministrazione è guidata da Felice Di Maiolo, sindaco di centrodestra. Che, per inciso, è collega del papà di Di Maio, di cui conosceva anche i cantieri svolti nel suo comune.
“Sì, certo è vero, facciamo lo stesso mestiere. In anni passati, ma molto addietro, so che lui ha lavorato qui da noi in zona. Per ristrutturazioni, case , progetti normali. Ma io onestamente non sapevo niente di questi terreni e queste costruzioni. Io ho appreso dai giornalisti che forse era del padre di Di Maio”, racconta il sindaco Di Maiolo a Repubblica. Circostanza comunque singolare visto che Mariglianella è come di sole 8mila abitanti e che l’attuale primo Cittadino è stato a lungo vicesindaco. Ora sono scattati i sigilli solo per alcune aree in cui erano stati depositati rifiuti da cantiere edilizio, da smaltire. La parola ora passa alla Procura.
dai nostri inviati Dario Del Porto e Conchita Sannino
REPTV
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