Piazza Affari tiene con le banche. Wall Street bene, occhi su Powell

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Borse europee in balia della volatilità, mentre gli investitori si interrogano sull’esito del G20 in Argentina. Gli indici del Vecchio Continente, dopo aver registrato un timido rialzo per gran parte della seduta, si sono portati sulla parità, complice il fatto che il Fondo Monetario Internazionale ha ammonito che l’economia mondiale potrebbe registrare una decelerazione più veloce di quanto indicato a ottobre, quando le stime sul pil mondiale sono state tagliate al 3,7% sia nel 2018 sia nel 2019, lo 0,2% in meno dei calcoli fatti a luglio. L’Fmi ha puntato l’indice sul rallentamento del Giappone, della Germania e dell’Italia.

Wall Street, comunque, è positiva mentre gli investitori stanno scommettendo che nel fine settimana a Buenos Aires tra il presidente americano, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jiping, raggiungano un accordo sul fronte del commercio internazionale. Sale intanto l’attesa per le parole che questa sera pronuncerà il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell. Intanto il Dipartimento del Commercio ha confermato che nel terzo trimestre del 2018 il pil Usa è salito del 3,5%.

A Piazza Affari il FTSE MIB oscilla nervosamente sulla parità . Occhi puntati sullo scivolone di Tenaris, mentre prosegue il confronto con l’Ue sulla manovra e il Governo prende tempo fino al 19 dicembre – data per l’avvio della possibile procedura di infrazione – per l’invio di eventuali correttivi. Nel corso del suo intervento in Senato, il ministro Tria ha detto che sono in corso di attenta valutazione gli spazi finanziari per una migliore sostenibilità dei conti.

Andamento dello spread Btp / Bund

BoT, assegnati semestrali per 6,5 mld, rendimento allo 0,163%
Rendimento in lieve rialzo per i BoT semestrali assegnati oggi dal Tesoro. Nel collocamento odierno il Tesoro ha emesso 6,5 miliardi di Buoni a 6 mesi scadenza 28/09/2018 spuntando un rendimento pari a 0,163%, in lieve aumento rispetto allo 0,159% dell’asta del mese precedente. Buona la domanda, che si è attestata a 10,4 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,60. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 30 novembre.

Auto ancora sotto pressione su timore dazi. Tenaris soffre
A livello settoriale, in Europa soffrono le auto, con Fiat Chrysler Automobiles in netto calo a Milano e i principali titoli del settore sotto pressione. E’ infatti tornato lo spauracchio di dazi al comparto: secondo le indiscrezioni di un quotidiano tedesco, Trump potrebbe annunciare dazi del 25% su tale comparto già ad inizio della prossima settimana, una volta concluso il G20. Secondo alcuni commentatori ad accelerare il tutto avrebbe contribuito la decisione di General Motors di chiudere alcuni impianti negli Usa, iniziativa che lo stesso presidente ha apertamente criticato su Twitter. Forte calo per Tenaris, dopo che il presidente e ceo Paolo Rocca è stato incriminato in Argentina per pagamenti effettuati dal gruppo Techint nel 2008 a un funzionario del Governo argentino (‘Caso Notebooks’). La società in una nota ha espresso pieno sostegno a Rocca.

Banche in recupero, segno meno per Telecom
Debole Telecom Italia dopo che Vivendi ha chiesto un’assemblea subito e mentre il Governo sta lavorando al progetto di rete in fibra unica e pubblica.

Ben comprati i bancari a partire dal Banco Bpm in attesa del cda di domani che dovrebbe annunciare la vendita del portafoglio di 8 mld di Npl e Bper Banca in recupero dalla vigilia. Balzo di oltre il 15% per Carige, in attesa dell’assemblea del Fondo interbancario di salvataggio. Segno meno per Atlantia: il ceo Castellucci ha confermato di voler uscire da Aspi per dedicarsi a un progetto più importante e cioè creare un operatore infrastrutturale globale, in seguito all`acquisizione di Abertis. Debole anche Luxottica Group nell’ultimo giorno per aderire all`offerta di scambio lanciata da Essilor Luxottica. Positiva Mediaset: secondo il Sole il governo vorrebbe mettere all`asta parte della banda liberata dalla local TV. Sale Astaldi che, secondo quanto scrive oggi il Sole 24 Ore, è al bivio tra l’ipotesi liquidazione con spezzatino o l’ingresso di un nuovo socio.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Dollaro verso i massimi da 12 mesi
Il dollar index è salito in area 97,3 questa mattina, salendo verso il suo massimo da 12 mesi. La sterlina è scesa durante la notte e l‘euro è scivolato contro il biglietto verde, poiché l’accordo Brexit sta affrontando una forte resistenza dal parlamento. «Le prospettive per la sterlina sono ulteriormente aggravate dalla sfida alla leadership del Primo Ministro May, poiché sembra non riuscire a unire il congresso e negoziare un accordo di usita soddisfacente con Bruxelles», commenta Margaret Yang di Cmc Markets Uk. «Tecnicamente, il cambio sterlina/dollaro è in un trend ribassista e il suo livello di supporto immediato è a circa 1,270. Una rottura al di sotto di questo livello probabilmente aprirà la strada a un ulteriore calo verso l’area 1,26». Oggi gli occhi sono puntati sul discorso di Powell oltre che sul Pil Usa: «Questo discorso è cruciale per chiarire le opinioni divergenti da parte di altri membri della Fed – spiega Yang – poiché l’incertezza sul commercio e l’indebolimento delle prospettive di crescita hanno aumentato la prospettiva di una pausa negli aumenti dei tassi d’interesse il prossimo anno».

Petrolio inverte rotta dopo i dati sulle scorte Usa
E’ tornato a perdere quota il prezzo del greggio, che invece aveva tentato di risalire la china per quasi tutta la giornata. Il valore dell’oro nero, però, ha invertito rotta dopo la diffusione dei dati sulle scorte americane che per l’ennesima volta sono risultate superiori alle attese. Nel dettaglio, nella settimana conclusa il 23 novembre scorso, le scorte di petrolio negli Stati Uniti hanno registrato un rialzo per la decima settimana di fila, salendo di 3,577 milioni di barili a 450,485 milioni di unità. Intanto è scattato il conto alla rovescia per il meeting dell’Opec della prossima settimana. Le pressioni di Trump sull’Arabia Saudita, però, rendono più probabile uno status quo sulla produzione del cartello.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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