Tagli al fondo famiglia e ai fondi per le Regioni: le novità della manovra

Il governo continua a limare ancora una volta la manovra. Di fatto, dopo la bocciatura di Bruxelles, si cerca di trovare la quadra per portare il testo verso l’approvazione del Parlamento.

Nell’ultima bozza l’esecutivo ha inserito una mega sforbiciata alle Regioni che non si adegueranno al taglio dei vitalizi dei consiglieri. Il provvedimento, fortemente voluto dai grillini, di fatto potrebbe dare il via a duna sorta di braccio di ferro tra il governo e gli enti locali regionali. La minaccia è chiara: sforbiciata sui trasferimenti che dallo Stato vanno proprio alle Regioni. Un taglio che toccherebbe anche l’80 per cento.

Sforbiciata al fondo per la famiglia e alle spese militari

Ma non finisce qui: le novità sulla manovra riguardano anche il fondo famiglia. La nuova bozza non prevede più la norma che aumentava di 100 milioni gli stanziamenti proprio per il fondo a sostegno delle famiglie. Sforbiciata anche alle spese militari. I tagli ammonterebbero a circa 60 milioni di euro per il 2019 e 531 milioni tra il 2019 e il 2031.

Tagli sui crediti di imposta

Tagli anche per i crediti di imposta. Con questa mossa l’esecutivo ha avanzato la stima di un risparmio che arriverebbe a 3,9 milioni di euro per quanto riguarda le sale cinematografiche, a 1,2 milioni per le librerie e 375mila euro per le imprese editoriali. Infine va sottolineata la nascita di “Investitalia” che è una sorta di centro oprativo per gli investimenti sia sul fronte pubblico che in quello privato. La struttura, che “opera alla dirette dipendenze del presidente del Consiglio anche in raccordo con la Cabina di regia Strategia Italia”, potrebbe contare su una dotazione di 25 milioni di euro dal 2019.

IL GIORNALE

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