Piazza Affari (+0,2%) in coda all’Europa, spread in calo a 304

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Chiusura in vivace rialzo per le Borse europee, incoraggiate anche dal recupero di Wall Street. Milano, tuttavia, è rimasta indietro, con il FTSE MIB in rialzo solamente dello 0,27%. Piazza Affari ha risentito dei dati macro deludenti: dopo quello sul pil del terzo trimestre di ieri, la cui crescita si è azzerata, oggi è emerso che è risalita la disoccupazione portandosi a settembre al 10,1%. Lo spread tra BTpe Bund, comunque, è calato a 304 punti.

Fca ancora in retromarcia, giù anche Recordati
Hanno continuato a perdere quota le Fiat Chrysler Automobiles (-2,2%), nonostante l’annuncio di ieri sull’extra-cedola da 2 miliardi di euro. Numerosi analisti hanno tuttavia rivisto al ribasso le valutazioni sull’azienda, alla luce dei conti a luci e ombre del terzo trimestre. Dopo la buona performance della vigilia, hanno perso oltre il 3% le Recordati. D’altra parte nell’ultimo mese sono andate in netta controtendenza salendo del 6% circa. Giornata volatile perPirelli & C nel giorno del profit warning della concorrente Nokian Tyres. Bene le Stmicroelectronics (+4%) sulla scia dei titoli tecnologici.

Spread BTp/Bund

Focus sui dati macro: cresce la disoccupazione italiana, ferma l’inflazione
Ieri in area euro, i Btp sono tornati a soffrire (e lo spread a salire) in seguito al bagno di realtà del dato preliminare sul Pil italiano (il peggiore da fine 2014) che, su base congiunturale, ha segnalato una crescita nulla (a fronte di attese dello 0,2%) e, su base tendenziale, un rallentamento allo 0,8% dal precedente 1,2%. A meno di una forte crescita (inattesa) nel quarto trimestre, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, il 2018 potrebbe chiudersi con un Pil all’1%, sotto le attese dell’1,2% del Governo. Oggi un altro dato pesa sul sentiment degli investitori: la disoccupazione in Italia è tornata a superare il 10%. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione italiana è rimasta invariata a ottobre mentre accelera all’1,6% su base annua dall’1,4% di settembre. In crescita anche il dato in Europa con l’inflazione annuale al 2,2% dal 2,1% di agosto. L’aumento dei prezzi, sia in Europa che in Italia, è legato al rincaro dell’energia.

Grafico Euro / Dollaro

Dollaro sui massimi da 16mesi, yuan sui minimi dal 2008. debole il greggio
Si conferma tonico anche oggi il biglietto verde, con il Dollar index sui massimi da giugno 2017, sostenuto anche dalla fiducia dei consumatori Usa della vigilia. Il cambio euro/dollaro, tuttavia, non è ancora riuscito a rompere i minimi dell’anno ad 1,13, anche se continua ad oscillare poco sopra questo livello. «Viste le turbolenze in Italia e l’incertezza riguardo alla futura configurazione politica tedesca, le prospettive per l’euro rimangono fragili e i rischi sono al ribasso», commenta Ricardo Evangelista di ActivTrades. Prosegue inoltre la debolezza dello yuan che, verso dollaro, ha aggiornato i minimi da oltre un decennio avvicinandosi alla soglia di 7 in termini di dollaro/yuan. Il petrolio è debole in attesa del dato sulle scorte settimanali Usa (segui qui Brent e Wti)

Negli Usa creati 227mila posti di lavoro nel settore privato
Negli Stati Uniti sono stati creati 227mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, secondo il rapporto mensile redatto da Macroeconomics Advisers e dall’agenzia che si occupa di preparare le buste paga Automatic Data Processing. Il dato è superiore alle attese degli analisti. Secondo Adp, il mercato del lavoro «continua a essere forte» nonostante gli Stati Uniti siano stati attraversati in queste settimane da un paio di uragani molto potenti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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