Guzzetti (Acri): il risparmio privato non sia sacrificato sull’altare del debito pubblico

«In passato lo scontro politico era durissimo ma mai è venuto meno il rispetto dell’avversario. Un veleno che si sta insinuando, l’odio che spacca il Paese. L’odio non viene dal nulla, i bisogni reali non possono essere ignorati ma questi bisogni non vanno strumentalizzati ma affrontati e risolti. La pluralità dell’informazione va tutelata. Abbiamo bisogno di comportamenti e atti che fermino questa deriva che rischia di minare alle radici questa nostra democrazia». Con questo appello il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti ha parlato ieri dalla 94esima giornata del risparmio. Appuntamento aperto da un telegramma del presidente della Repubblica Mattarella: «I risparmi delle famiglie rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato — ha detto Mattarella —. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici – espressamente richiamato dalla Costituzione – è condizione essenziale dell’esercizio della effettiva sovranità del Paese». «L’attenzione all’etica e allo sviluppo, temi chiavi di questa 94esima Giornata – ha scritto il capo dello Stato – sottolinea il valore sociale del risparmio che va ben oltre la sfera individuale e familiare. La tutela del risparmio, prevista dall’art.47 della Costituzione, corrisponde alla garanzia dell’irrinunciabile libertà delle famiglie di poter autonomamente individuare i mezzi atti a sostenere le proprie scelte di vita e, insieme, sottolinea l’enorme valore rappresentato, per la stabilità del sistema economico-finanziario italiano, dal popolo dei risparmiatori».

«Il risparmio privato – e non solo – non può venire sacrificato sull’altare del debito pubblico» ha affermato il presidente Acri Giuseppe Guzzetti alla 94esima Giornata del risparmio. Guzzetti ha rilevato come «è innanzitutto responsabilità del Governo di non mettere a rischio il risparmio degli italiani». «Il risparmio privato degli italiani è considerato da Moody’s elemento di forte stabilità del sistema. Questo risparmio nelle ultime settimane è già stato significativamente ridotto» ha aggiunto Guzzetti. L’aumento dei tassi sui titoli di stato e la corrispondente diminuzione del valore dei bond ha ridotto il valore dei risparmi detenuti dagli italiani in titoli di Stato.

«Il proliferare di forme di “banca-ombra” richiede misure adeguate e tempestive da parte dei governi e delle Autorità monetarie. Del pari, anche se qui non siamo nel campo dell’elusione delle regole, va compreso a fondo, quindi disciplinato, e sottoposto a controlli il diffondersi del fenomeno del Fintech», ha fatto notare il presidente dell’ Acri, Giuseppe Guzzetti, aprendo la Giornata del Risparmio. «Una tale evoluzione delle nuove tecnologie nel campo finanziario è inevitabile; può essere volta sempre più verso finalità positive di impiego del risparmio — ha aggiunto Guzzetti —. Occorre tuttavia contribuire a governare il fenomeno, che, alla lunga, accanto a esigenze di trasparenza e di correttezza, porrà seri problemi di parità concorrenziale con le banche e gli altri intermediari istituzionalmente operanti nel campo del risparmio. Si pensi solo a quel che potrà accadere se colossi, come Amazon, ad esempio, decidessero di entrare nel settore del credito e finanziario in genere».

Su Alitalia Guzzetti ha ribadito che «per quanto ci riguarda, non sarà messo a rischio il risparmio degli italiani in investimenti non consentiti dallo statuto vigente. In particolare, per essere espliciti, Cdp non può intervenire in Alitalia». E ancora: «La Cassa non può essere il pronto soccorso che interviene nelle società in crisi. Chi pensasse a questo ruolo di Cassa Depositi e Prestiti troverà la nostra ferma opposizione, così come crediamo che il nostro Paese di tutto abbia bisogno fuorché di una banca pubblica».

CORRIERE.IT

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