Elezioni 4 marzo 2018, perché non si deve inserire la scheda nell’urna

Elezioni 2018, com’è fatta la scheda elettorale

Com'è fatta la scheda elettorale

Roma, 28 febbraio 2018 – Le elezioni politiche del 4 marzo si avvicinano, con gli italiani chiamati a rinnovare il Parlamento (in Lazio e Lombardia si vota anche per le elezioni regionali). Per la prima volta verrà utilizzata una scheda elettorale antifrode, ovvero nella scheda sarà presente un ‘tagliando antifrode‘ per impedire il voto di scambio usando schede già votate. Il tagliando servirà a rafforzare la regolarità del voto ed evitare tentativi di manipolazione o, peggio, condizionamenti del voto da parte esterna, ad esempio dalle mafie. Proprio su questo terreno nei giorni scorsi il ministro Minniti ha ricordato che le mafie “votano e fanno votare”, e ha ribadito il massimo impegno su più fronti contro eventuali tentativi di condizionare il voto.

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Il Rosatellum prevede quindi l’introduzione di un tagliando con un codice, che verrà verificato dallo scrutatore dopo il voto. L’elettore non dovrà più inserire la scheda nell’urna, come è stato fino ad oggi, ma dovrà consegnarla al presidente del seggio. Solo dopo il controllo il presidente inserirà la scheda nell’urna che – dopo aver staccato il tagliando – tornerà ad essere anonima.

Entriamo nel dettaglio del meccanismo. Ogni scheda è dotata, come detto, di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”. Questo ha un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore e della consegna della scheda con cui lo stesso elettore potrà recarsi nell’apposito posto all’interno della sezione in cui – in completa privacy – potrà esprimere la sua scelta. Una volta votato, l’elettore consegnerà quindi la scheda al presidente del seggio. E sarà compito del presidente staccare il “tagliando antifrode” e verificare la corrispondenza di quel numero di codice con quello annotato quando all’elettore è stata consegnata la scheda. Solo a verifica ultimata e accertata la corrispondenza, la scheda verrà inserita – dal presidente, ribadiamo – nell’urna. E l’elettore potrà lasciare il seggio.

QN.NET

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