Rivincita su Gene Gnocchi: fiori alla Petacci nel parco dei partigiani

I fiori per Claretta Petacci in piazza dei martiri, non lontano dal luogo dove il 17 marzo 1945 furono impiccati quattro partigiani, nel parco dedicato ai caduti della Resistenza.

La pace di Belluno è stata rotta da una polemica che si somma ad altre polemiche. Forse ricorderete: nelle scorse settimane il comico Gene Gnocchi rinominò il maiale avvistato in giro per Roma “Claretta Petacci”, amante di Benito Mussolini uccisa e appesa insieme al suo Duce.

A Belluno allora una signora, Titti Monteleone, ha pensato di renderle omaggio con alcuni fiori e la foto di una lapide appesi ad un lampione. Ad accorgersi dell’insolito “altare” è stato un professore universitario, Alberto Riva, che è andato subito a segnalare il fatto al Comune. “Mi avevano segnalato la presenza di questi fiori domenica – ha detto Riva al Corriere delle Alpi – e anche che erano stati rimossi. In tarda serata sono passato per la piazza e li ho visti ancora lì. Allora ho interessato l’amministrazione comunale”.

I fiori sono stati tolti e rimessi per diverse volte. L’autrice del gesto non si tira indietro. Su Facebook ha pubblicato un video (guarda) in cui spiega le ragioni dell’omaggio a Claretta. E intervistata dal Corriere delle Alpi aggiunge: “Mi dispiace essere stata fraintesa, il mio voleva essere un gesto d’amore”. E ancora: “Quando ho saputo che la foto era stata tolta, l’ho rimessa. Se il problema è il posizionamento in piazza, posso anche spostarli”.

IL GIORNALE

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