Archive for Luglio, 2019

Bozzetto venduto per poche lire riconosciuto come un Modigliani: ora vale una fortuna

martedì, Luglio 30th, 2019

Il bozzetto è rimasto per decenni chiuso in un cassetto, finché il suo proprietario, che lo aveva acquistato negli anni Settante per appena 55 mila lire, non ha voluto verificarne l’autenticità. Il dipinto in questione è un inedito di Amedeo Modigliani, olio su tela, raffigurante Jeanne He’buterne, la donna del notissimo quadro presente al Metropolitan di New York. L’avvocato del proprietario, del quale ancora non è stato diffuso il nome, spiega: “Sono state effettuate analisi chimico-scientifiche universitarie sull’opera e, dopo cinque anni di perizie, è arrivata l’autenticazione da parte del Tribunale di Venezia: si tratta proprio di un Modigliani autentico”. Poi aggiunge: “E’ difficile fare stime sul valore, ma potrebbe valere sui 10 milioni di euro”.

Bozzetto venduto per poche lire riconosciuto come un Modigliani: ora vale una fortuna
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Usato dai marines in guerra: ecco il coltello che ha ucciso il carabiniere

martedì, Luglio 30th, 2019

Claudio Cartaldo

Lo ha ucciso con un coltello da guerra. Da marines. Una di quelle “lame” apprezzate da chi colleziona coltelli, ancora in commercio ma che risalgono alla seconda guerra mondiale.

L’arma che ha colpito per 11 volte Mario Rega Corciello è a “lama fissa lunga 18 centimetri tipo ‘Trench knife’ Ka-Bar Camillus con lama brunita modello marines con impugnatura di anelli di cuoio ingrassato e pomolo in metallo brunito”.

A riportarlo è il Gip nell’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, accusato dell’omicidio del carabiniere a Roma. Le carte (leggi qui) hanno chiarito alcuni punti su quanto successo quella notte e aperto nuovi interrogativi (leggi qui).

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L’assurdità dei liberali che sostengono Matteo Salvini

martedì, Luglio 30th, 2019

di Sofia Ventura

Il “liberale per Salvini” è un’astrazione concettuale. Uno strumento euristico per indagare un fenomeno che è parte della crisi della democrazia italiana. L’espressione ossimorica e per questo ironica non tragga in inganno. Il fenomeno è serio. Per questo merita una sua fenomenologia.

Se vogliamo attribuirgli una forma concreta, possiamo riferirci a un atteggiamento/posizionamento proprio di studiosi, giornalisti, in generale intellettuali che partecipano al dibattito pubblico e che contempla la pretesa di dirsi liberali e il contestuale sostegno al salvinismo inteso come operazione culturale e approccio di governo.
Il liberale per Salvini è reattivo.

Per il semplice motivo che non sono reattivi. Le critiche non producono un sentimento di rigetto così assolutizzante da far preferire soluzioni che – per chi voglia vedere la realtà – stridono con i fondamenti del liberalismo, come accade invece nel caso dei liberali per Salvini. Torneremo sul punto.

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La gente chiede a Salvini “giustizia per Mario”

martedì, Luglio 30th, 2019
La gente chiede a Salvini

 Non ci sono i fischi, ma gli applausi. Non ci sono gli insulti, ma gli appelli. E sono tutti per lui, il ministro dell’Interno. “Forza Matteo, giustizia sia fatta”. “Matteo, non ci abbandonare proprio ora che tutto è finito”. Una signora bionda di bianco vestita lo erge, addirittura, a premier: “Presidente, siamo con te. Il governo deve andare avanti. E tu devi rendere giustizia al povero Mario”. Quando il feretro lascia la Chiesa di Santa Croce in Santa Maria del Pozzo, la gente si riversa su Matteo Salvini, l’inquilino del Viminale che, venerdì, a caldo, aveva definito “bastardi” gli assassini del vicebrigadiere Mario Cercellio Rega. Il Capitano della Lega non risponde ai suoi fan. Li guarda attonito. Ha il volto costernato dal dolore di una morte ingiusta. Allontana i cronisti perché “oggi non è il caso di dichiarare”. Eppure il Mezzogiorno d’Italia che un tempo lo odiava, che non lo avrebbe mai preso in considerazioni, oggi lo omaggia, lo coccola, gli chiede sicurezza, lavoro, denaro.

VIDEO – La vedova Cerciello ripete la promessa di matrimonio a Mario

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Salvini a Di Maio: “Io sono quellʼaltro? Mi chiamo Matteo” | I due leader tra minacce e ultimatum

martedì, Luglio 30th, 2019

Luigi Di Maio e Matteo Salvini tornano a pungolarsi. “Quell’altro? Mah… Posso non stare simpatico ma ho un nome, mi chiamo Matteo…”. Così fonti vicine a Salvini commentano il fatto che Di Maio lo abbia definito “quell’altro” riferendosi alla partecipazione alle riunioni con il premier. I due vicepremier non si sono stretti la mano al funerale di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma.

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Scuola, Mef: via libera allʼassunzione di oltre 53mila docenti

martedì, Luglio 30th, 2019

Il ministero dell’Economia ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti. L’annuncio è giunto dopo la richiesta, da parte del ministero dell’Istruzione, dell’autorizzazione ad assumere “complessive 58.627 unità” per l’anno scolastico 2019-2020. Nella richiesta “non veniva tenuta in considerazione la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità”.

“Nell’ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente per il prossimo anno scolastico 2019/2020 (prevista dall’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che prevede un’istruttoria diretta a riscontrare le effettive esigenze di reperimento di nuovo personale e un DPR su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione e del Ministero dell’Economia e delle finanze), il Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca, con nota del 3 luglio 2019 aveva formulato una richiesta di autorizzazione ad assumere per complessive 58.627 unità, corrispondenti ad altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica”, si legge nella nota del ministero dell’Economia.

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Londra prima della classe con JustEat e Lse. A Piazza Affari (-0,6%) bene Tim

lunedì, Luglio 29th, 2019

Gli investitori guardano alle mosse dei banchieri centrali e al braccio di ferro commerciale Usa-Cina: seduta senza scossoni per Parigi e Francoforte mentre il listino della City strappa dell’1,82%. Mercoledì il verdetto Fed

di Stefania Arcudi e Cheo Condina

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Il governo del signor Savoini

lunedì, Luglio 29th, 2019

di Marco Damilano

Il signor Gianluca Savoini. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo ha citato una, due, tre volte, e poi ancora, il pomeriggio del 24 luglio nell’aula del Senato, in una seduta nervosa, rissosa, surreale. Banchi del governo vuoti, solo il ministro Riccardo Fraccaro dei 5 Stelle accanto al premier e per la Lega l’avvocato Giulia Bongiorno, seggi di M5S deserti, tutti fuori per evitare di ascoltare la comunicazione del premier espresso più di tredici mesi fa dal Movimento.

Matteo Salvini assente, in modo ostentato. Conte uno e due, nella stessa giornata, nel giro di un’ora, si fa applaudire dalla Lega alla Camera per il via libera alla Tav e poco dopo rivela che «il signor Savoini» non era imbucato a Mosca, ma portato «dal gabinetto del ministero dell’Interno», nella visita ufficiale il 15 e il 16 luglio di un anno fa, quando Salvini incontrò i suoi omologhi russi.

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Carabiniere ucciso, il collega Varriale nell’ordinanza: “Mario urlava “fermati, basta, siamo carabinieri”

lunedì, Luglio 29th, 2019

“Fermati siamo carabinieri, basta”. È quanto avrebbe urlato il vice brigadiere Mario Cerciello Rega al giovane californiano durante l’aggressione mortale. A riferirlo il suo carabiniere Andrea Varriale nell’annotazione sull’intervento contenuta nell’ordinanza di convalida del fermo dei due americani firmata dal gip Chiara Gallo. “Il vice brigadiere Cerciello Rega, a breve distanza da me – dice il collega – ingaggiava una colluttazione con l’altro giovane e ricordo di aver sentito le urla del mio collega che profferiva testuali parole: fermati siamo carabinieri, basta”.

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Luca Parmitano dalla Iss:”Il riscaldamento globale è il nemico numero uno”

lunedì, Luglio 29th, 2019

“Ho visto nelle foto scattate da me e dai colleghi negli ultimi sei anni i deserti avanzare e i ghiacchi squagliarsi. Spero che le nostre parole e il nostro sguardo possano essere condivisi per allarmare le persone e dare una spinta ai nostri leader. Il riscaldamento globale è il nemico numero uno”.

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