Archive for 2019

Sanremo Giovani cerca il nuovo Mahmood: ecco i dieci finalisti

venerdì, Dicembre 20th, 2019

Luca Dondoni

SANREMO. La serata di ieri su Raiuno ha permesso a coloro che sono riusciti ad arrivare sul palco del casinò di sfidarsi e proporre i loro brani scelti fra ben ottocentoquarantadue iscritti. Dopo l’entrata della super giuria formata da Pippo Baudo, Piero Chiambretti, Gigi D’alessio Carlo Conti e Antonella Clerici, con il presentatore Amadeus che li ha fatti entrare in scena come fanno i maestri di cerimonia agli incontri di boxe. La prima sfida è fra un giovanissimo  Thomas, ex concorrente di Amici, contro Leo Gassmann il figlio dell’attore Alessandro. Va detto, prima di raccontarvi come è andata, che gli abbinamenti piuttosto che le sfide fra concorrenti sono state dettate dall’essere o meno della stessa casa discografica o dalla popolarità ottenuta sulle piattaforme streaming.

Così, senza sorprese Leo passa con Vai bene così anche se i super giurati evidentemente propendono per la sua interpretazione anche perché, inutile negarlo, sulla maturità compositiva non c’è gara. La seconda sfida è quella fra i Réclame e Fadi. I primi ci provano con  Il viaggio di ritorno mentre Fadi imbraccia la sua chitarra ma ha qualche problema con l’intonazione. I voti delle varie giurie chiamate a esprimere un’opinione fanno vincere l’italonigeriano/riccionese Fadi che con la sua Due noi in effetti “buca” di più.

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‘Ndrangheta in Piemonte, otto arresti: in manette l’assessore regionale Rosso

venerdì, Dicembre 20th, 2019

giuseppe legato, massimiliano peggio

TORINO. Arrestato della Guardia di Finanza l’assessore regionale Roberto Rosso, uno dei leader di Fratelli d’Italia in Piemonte, con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per poter essere eletto nella maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio.

Dalle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 20 dicembre, i militari del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, compresi sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino. Tra le condotte contestate dalla procura, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Rosso, stando alle accuse, si sarebbe rivolto ad affiliati alle cosche calabresi per conquistarsi un posto in Regione. 
L’indagine è condotta dai pm Paolo Toso e Monica Abbatecola.

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Intervista a Nicola Zingaretti: «Se cade il governo si vota. Conte punto di riferimento per tutti i progressisti»

venerdì, Dicembre 20th, 2019

di Maria Teresa Meli

Intervista a Nicola Zingaretti: «Se cade il governo si vota. Conte punto di riferimento per tutti i progressisti»

Nicola Zingaretti, se cade il governo si va a elezioni?
«Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per andare avanti. Ma ci vuole una comune volontà politica. Fino ad ora abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti e la prima missione è compiuta: evitato l’aumento delle tasse e la bancarotta; avviato l’approvazione di una buona manovra di bilancio; garantito più giustizia e investimenti in settori strategici, pur nelle difficili condizioni date. Ora occorre definire meglio le priorità , un piano di azione concordato e di più ampio respiro. La priorità assoluta è riaccendere l’economia, dare sostanza allo sviluppo green e alla rivoluzione digitale, investire nella scuola e la conoscenza, accelerare sugli investimenti semplificando l’Italia, impostare e lanciare nuove strategie di politica industriale, mettere cioè al centro l’impegno per il lavoro e la giustizia sociale e ambientale. L’appuntamento che Conte ha indicato è per gennaio. Vedremo. Il Pd ci arriverà preparato e con le idee chiare, forse l’anima che tanto cerchiamo è mettere finalmente al centro il futuro di nuova generazione, che coincide con il futuro dell’Italia»

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L’onda lunga della rottura tra Lega e Movimento Cinque stelle

venerdì, Dicembre 20th, 2019

di Massimo Franco

L'onda lunga della rottura tra Lega e Movimento Cinque stelle

È difficile sfuggire all’impressione che l’eventuale autorizzazione del Parlamento a processare Matteo Salvini sia figlia della crisi di agosto. L’annuncio di Luigi Di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle, che stavolta il suo gruppo voterà sì, è un modo molto grillino per spezzare qualunque sospetto di residuo dialogo col capo della Lega; e anche un segnale chiaro contro il partito che sta assorbendo i parlamentari in rotta con Di Maio.

Palazzo Chigi e vertice del M5S si sono affrettati a precisare che il caso della nave Gregoretti, per la quale Salvini è accusato di sequestro di persona per come la gestì dal Viminale, è diverso da quello della Diciotti. In questo secondo caso, si fa notare, l’intero governo aveva deciso di non fare sbarcare i migranti a bordo; e dunque votò contro il processo. Nel primo, invece, si sarebbe trattato di una scelta del solo Salvini. Per puntellare la tesi, Palazzo Chigi ha diramato un comunicato. Della Gregoretti , si legge, non si parlò mai in Consiglio dei ministri. Dunque, la difesa di Salvini secondo il quale agì «con il consenso di tutto il governo», viene confutata. Ma rimane la domanda su come si sarebbe comportato il Movimento, se invece che all’opposizione la Lega fosse stata ancora sua alleata.

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Salvini: «Io a processo per nave Gregoretti? Con me milioni d’italiani. Di Maio e Conte hanno perso l’onore»

venerdì, Dicembre 20th, 2019

di Marco Cremonesi

Salvini: «Io a processo per nave Gregoretti? Con me milioni d'italiani. Di Maio e Conte hanno perso l'onore»

Luigi Di Maio? «Credo che tutta la dignità l’abbia messa nel decreto del 2018…». Matteo Salvini ha appena fatto una passeggiata nel centro di Bologna con la candidata presidente dell’Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni. Ed è ancora indignato per i metal detector all’ingresso della basilica di San Petronio: «Sa perché? In un affresco del Quattrocento di Giovanni da Modena, Maometto è raffigurato all’inferno. Cose da pazzi…».

Ma sembra indignato anche per le dichiarazioni di Conte e Di Maio sulla vicenda della nave Gregoretti.
«A me dispiace quando ci sono persone che perdono l’onore. È chiaro che per non litigare con il Pd loro si rimangiano tutto quello che avevano detto e fatto».

Perché parla di onore?
«Guardi, io in questi mesi sto conoscendo la doppia faccia di Conte e Di Maio. Però, se dovessi dire che sono sequestratori o che so io, non lo farei. Se loro invece ritengono che io sia un delinquente che merita 15 anni di carcere... Ma io li attendo al varco».

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Sea Watch, la nave di Carola Rackete torna in mare: altro affronto a Salvini

giovedì, Dicembre 19th, 2019

La nave di Carola Rackete pronta a tornare in mare. Nel giorno in cui la ong tedesca ha lanciato la sua campagna per la liberazione delle navi umanitarie, arriva anche il benestare della sezione civile del tribunale di Palermo. La Sea Watch è stata così dissequestrata dopo la decisione del governo giallo-verde dello scorso luglio. Mese nel quale la ben nota capitana ha violato le leggi italiane e speronato la motovedetta della nostra Guardia di Finanza per sbarcare a Lampedusa. 

Leggi anche: Carola Rackete denuncia Matteo Salvini: la beffa dopo la Sea Watch

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Lapo Elkann, il misterioso incidente e il coma: vita stravolta, come è diventato

giovedì, Dicembre 19th, 2019

Lapo Elkann folgorato. Adesso vuole cambiare vita, fare bene agli altri. “Sono stato in coma, ora voglio fare solo del bene”. Con queste parole al Corriere della Sera Lapo Elkann parla dopo oltre una settimana dell’incidente che lo ha coinvolto a Tel Aviv, in Israele. 

Il fatto – da quanto si apprende – è ancora poco chiaro, visto che lo stesso rampollo di casa Agnelli ha perso conoscenza durante l’impatto ed era solo al volante. L’ambulanza lo ha subito trasferito all’Assuta Hospital, dove per le diverse fratture è stato ricoverato in codice rosso ed è entrato in coma.

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La più grande miniera di litio si trova in Messico (e cambierà la geopolitica)

giovedì, Dicembre 19th, 2019

Paolo Mauri

In Messico, nella regione di Sonora, c’è la più grande miniera di litio mai scoperta fin’ora al mondo: le sue riserve probabili sono stimate in 243,8 milioni di tonnellate e il carbonato di litio, il minerale da cui si estrae il metallo, è pari a 4,5 milioni di tonnellate equivalenti.

La miniera, la cui costruzione è cominciata nel 2018, entrerà in produzione entro la prima metà del 2020 e sarà in grado di produrre 17.500 tonnellate/anno di carbonato di litio nella sua prima fase, per poi passare a 35mila nella seconda fase di sfruttamento per una vita complessiva pari a 19 anni.

La concessione mineraria è detenuta da una joint venture formata per il 77,5% dalla anglocanadese Bacanora Ltd e per il restante 22,5% dalla cinese Ganfeng Lithium.

Litio, Terre Rare e Pgm: il nuovo petrolio

Il litio è un metallo alcalino che si trova in natura principalmente sotto forma di brine – ovvero precipitati di soluzioni concentrate – e di minerali come carbonati, idrossidi e inosilicati, deriva cioè dall’alterazione ed erosione di minerali come lo spodumene o la petalite.

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Giorgetti: “Governissimo? Sì alla svolta, la Lega c’è”

giovedì, Dicembre 19th, 2019

di P.F. DE ROBERTIS

Roma, 19 dicembre 2019 – Governissimo, governo di scopo, elezioni subito. Tutto si accavalla in fretta. Giancarlo Giorgetti, facciamo un po’ d’ordine?
“I problemi seri che ha l’Italia si possono affrontare con un governissimo, un governo o governino. Adesso abbiamo governino, che peraltro nel Paese è palesemente minoranza. Semplicemente diciamo che se serve un contributo ci siamo”.
Quindi governissimo o governo di scopo?
“Siamo disposti a discutere. Anche perché è consapevolezza comune, anche alla maggioranza, che ci troviamo in una situazione di stallo. E sappiamo tutti che in una democrazia dalle situazioni di stallo si esce col voto”.
Con quale legge elettorale?
“Quella che c’è va benissimo”.
Ma tutti hanno paura che poi vinca Salvini.
“Ecco, appunto. Allora diciamo che c’è ci va bene qualsiasi legge tenga conto della rappresentanza ma garantisca la governabilità. Non si può tornare agli anni Settanta con il proporzionale puro. La nostra richiesta di referendum maggioritario che a gennaio la Corte esaminerà va in questo senso”.
Si è parlato del modello spagnolo.
“Guardi, che ci va bene anche il modello greco”.
Non è un gran paragone.
“Capisco che possa far sorridere, ma è un proporzionale corretto, che assicura a chi vince un certo premio. In sostanza dà un’indicazione chiara su chi deve governare. E non fa governare chi ha perso, come accade adesso”.

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Tv da rottamare, scatta il bonus da 50 euro. Ecco cosa cambia

giovedì, Dicembre 19th, 2019

di GIOVANNI ROSSI

Roma, 19 dicembre 2019 – Meglio non correre, in questi casi, e ponderare al meglio l’affare. Ma se nella scintillante offerta natalizia di schermi ad altissima definizione qualcuno fosse preso da irresistibile voglia di acquisto – in vista del passaggio alla tecnologia Dvb-T2/Hevc operativa a partire dall’1 settembre 2021 – sappia che il Ministero dello Sviluppo economico favorisce la programmata transizione. Lo fa, da ieri e fino al 31 dicembre 2021, concedendo un bonus tv/decoder fino a 50 euro alle famiglie con indicatore reddituale ISEE inferiore a 20.000 euro.

Lo stanziamento governativo da 151 milioni, varato per agevolare oltre tre milioni di nuclei familiari classificabili tra i meno abbienti, consente di ottenere dal rivenditore uno sconto una tantum su un televisore programmato per lo standard in arrivo, oppure di un decoder di ultima generazione capace di allungare la vita all’attuale apparecchio. In tal caso, il bonus potrebbe essere inferiore a 50 euro, perché molti decoder hanno prezzi più bassi del contributo massimo assegnato. Il bonus tv/decoder è per fortuna cumulabile anche con l’Iva ridotta al 4% nel caso di documentata invalidità del compratore ai sensi della legge 104/92.

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