Archive for Giugno, 2018

Usa, sparatoria in un giornale del Maryland: cinque morti, arrestato l’aggressore

venerdì, Giugno 29th, 2018

PLAY FOTO   Sparatoria in un giornale nel Maryland
Spari nella redazione del giornale Capital Gazette ad Annapolis, nel Maryland, Stati Uniti. Sono almeno cinque i morti nella sparatoria e diversi i feriti, stando all’ultimo aggiornamento della polizia. L’uomo che ha sparato è stato fermato ed è agli arresti, sotto interrogatorio. Null’altro sulle sue generalità e sul movente. Dalle prime indicazioni, risulta che abbia utilizzato un fucile. L’uomo non aveva con sé documenti d’identità e si era distrutto i polpastrelli per non essere identificato con le impronte digitali.

«Una sola persona armata ha aperto il fuoco colpendo diverse persone, alcune sono morte». Phil Davis, giornalista del Capital Gazette, con una serie di tweet ha ricostruito la sparatoria avvenuta in redazione. (altro…)

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Pd, Calenda lancia il manifesto del Fronte Repubblicano: “Cinque idee per ricostruire”

venerdì, Giugno 29th, 2018

di TOMMASO CIRIACO

ROMA – Superare il Pd con un soggetto più largo. Un Fronte Repubblicano il cui manifesto sarà presentato oggi da Carlo Calenda. Cinque priorità, scrive l’ex ministro dello Sviluppo sul Foglio, in cui si traccia la nuova rotta: “L’Italia anello fragile, finanziariamente e come collocazione geografica, di un occidente fragilissimo, è la prima grande democrazia occidentale a cadere sotto un Governo che è un incrocio tra sovranismo e fuga dalla realtà. Occorre riorganizzare il campo dei progressisti per far fronte a questa minaccia mortale”.

Per Calenda, serve un vademecum di valori e proposte, fondamenta di “un’alleanza repubblicana che vada oltre gli attuali partiti e aggreghi i mondi della rappresentanza economica, sociale, della cultura, del terzo settore, delle professioni, dell’impegno civile”.  Ed ecco le cinque priorità: tenere in sicurezza l’Italia; proteggere gli sconfitti; investire nelle trasformazioni; proteggere l’interesse nazionale nell’Ue e nel mondo; conoscere.
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Pensioni, con il calo di migranti e occupati salirà il conto per l’Italia

venerdì, Giugno 29th, 2018

MILANO – Il numero di migranti in entrata nel nostro Paese, insieme al recupero economico e quindi occupazionale, sono le variabili che rischiano di far saltare il banco delle pensioni. Lo ha verificato l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’Autorità dei conti pubblici, mettendo a confronto le diverse previsioni di spesa pensionistica rilasciate recentemente da autorità nazionali e internazionali.

Guardando queste previsioni, l’Upb si rende conto che c’è una dinamica di fondo comune: una crescita della spesa sul Pil con picco nel 2040, per poi ridiscendere progressivamente fino al 2070 in virtù delle riforme pensionistiche del passato. Ma la quantificazione del picco differisce molto da un osservatore all’altro: si arriva per esempio al 18,4% nel 2040 secondo l’Europa (Awg – working group on ageing populations and sustainability), al 16,2% per la Ragioneria e ben al 20,5% del Pil secondo il Fmi.

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Vitalizi, M5S contro Casellati: “Schiaffo ai cittadini”. Presidente Senato: “No riserva politica, serve equilibrio giuridico”

venerdì, Giugno 29th, 2018

ROMA – “Una giravolta incredibile”. “Un’uscita inopportuna e infondata”. “Uno schiaffo ai cittadini”. Parte la prima offensiva dei Cinquestelle contro la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La “colpa” della seconda carica dello Stato è quella di frenare sul taglio dei vitalizi – storico cavallo di battaglia di M5s – lasciando “solo” il presidente della Camera Roberto Fico che ha presentato, nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, il testo della delibera sul ricalcolo degli assegni mensili agli ex deputati.

Casellati, in missione a Washington, ha infatti spiegato di avere “qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti”. E, pur aggiungendo che il tema va ripreso anche al Senato “perché sarebbe stravagante che la Camera operasse in un modo e che la stessa situazione non si verificasse nell’altro ramo del Parlamento”, ha auspicato “soluzioni condivise”.

Ma in serata la Seconda Carica dello Stato – in visita negli Stati Uniti – è tornata sull’argomento per chiarire la sua posizione.  “Nessuna riserva politica – ha precisato – ma cerchiamo una soluzione che possa però avere un equilibrio giuridico”. “Io ne faccio una questione di carattere tecnico-giuridico – ha ribadito – una decisione politica non può non tenere conto dei principi di diritto” .

“Dobbiamo trovare una soluzione condivisa – ha aggiunto – perchè i vitalizi riguardando la Camera e anche il Senato. La cosa migliore sarebbe stata quella di sederci intorno ad un tavolo, capendo quali possano essere i limiti del pensiero di ciascuno di noi”. Casellati ha anche fatto riferimento alla giurisprudenza costituzionale, al fine di “capire se, trattandosi di diritti acquisiti, la competenza sia davvero degli uffici di presidenza. O se una regolamentazione spetti ad una norma ordinaria”. (altro…)

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Vertice migranti, Macron perde la calma con Conte: «Non funziona così». Ma nella notte diventa il mediatore

venerdì, Giugno 29th, 2018

È un attimo, Conte ha appena finito di parlare. Ha appena detto che l’Italia mette una riserva su tutto il documento conclusivo del vertice. L’ultima volta l’aveva fatto Mario Monti, nel 2012, ma con altre modalità.

Ora il presidente del Consiglio non solo mette tutto in discussione, ma stravolge anche l’ordine dei lavori. Macron alza la voce, perde la pazienza, si rivolge a Conte in questo modo: «Non sai come funziona un Consiglio europeo! Ci sono delle regole, non ci si comporta in questo modo».

Per un attimo intorno al tavolo dei capi di governo e di Stato scende il gelo. La filippica del presidente francese sulle regole non è breve ed è inedita, anche per il tono. Il presidente del Consiglio non perde la pazienza, aspetta che il capo dell’Eliseo si calmi. Angela Merkel si guarda intorno smarrita. Alcuni sorridono. Giuseppe Conte replica a modo suo, richiamandosi alla professione precedente: «Io sono un avvocato e so che se un documento ha un numero di protocollo quel documento si discute e si approva tutto, non a pezzi». Insomma non arretra. (altro…)

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L’Italia incompiuta mai entrata in Europa

venerdì, Giugno 29th, 2018

L’atteggiamento di gran parte dell’élite italiana e dei media in queste prime settimane del governo Lega-5 Stelle è quello di aspettare e vedere cosa è capace di fare, nel contempo sbeffeggiandolo un po’ sulle ingenuità che commette. I politici dell’opposizione sperano che prima o poi il governo entri in difficoltà e gli elettori si rendano conto di chi hanno eletto e li puniscano, mentre il resto delle élite aspetta di capire se riesce a ritagliarsi un ruolo nel nuovo scenario politico o comunque a continuare la vita di prima. Unanime è la difesa dell’euro, nel senso che da tutti vengono ventilati i disastri dell’uscita dalla moneta unica e dall’Europa, perfino peggiore di Brexit perché il Regno Unito è uscito «solo» dall’Unione.

Rischiano di aspettare a lungo perché Salvini e Di Maio annunceranno in modo roboante la flat tax solo per le imprese, per le quali è già «flat» al 24%, accompagnata dall’ennesimo condono, e si tacerà sullo slittamento della flat tax per le famiglie. Si rinvierà il reddito di cittadinanza fino a quando non si rafforzeranno i centri per l’impiego senza i quali non può funzionare la formula danese «alla terza offerta di lavoro che rifiuti, ti tolgo il reddito di cittadinanza». Ma si annuncerà l’avvio di concorsi per assumere migliaia di persone nei centri per l’impiego, concorsi che però richiederanno anni e comunque non daranno risultati al sud dove non c’è lavoro. Per Salvini non sarà facile mandar via i 600mila irregolari perché manca la macchina di espulsione che esiste in Germania e negli Usa. Intanto non si sa chi sono (proprio perché irregolari), poi mancano gli accordi con i Paesi di provenienza (l’unico decente era con la Tunisia con cui non si è iniziato molto bene) e gli appositi centri. Infatti se ne espellono 7-8mila all’anno e a questo ritmo ci vorranno 40 anni. Ma non importa, agli italiani sarà annunciato che sarà chiuso un altro porto. Quanto a lungo gli italiani saranno illusi dalle immagini di una ruspa che abbatte un centro rom o di Di Maio che siede con i rider? Non lo sappiamo ma la storia insegna che spesso siamo stati sensibili alle parole roboanti di grandi comunicatori. (altro…)

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Arriva il grande caldo, nel fine settimana temperature fino a 40 gradi

venerdì, Giugno 29th, 2018

L’Italia sta per essere travolta da un’ondata di calore: l’anticiclone africano Caronte si sta preparando ad affrontare un lungo viaggio che lo porterà dalle assolate terre africane verso il nostro Paese nel fine settimana. Dunque, sta per arrivare il caldo: quello vero, per almeno cinque giorni. Temperature di 32-34 gradi su molte città come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Bari, Trieste, Palermo, e 40° sulle zone interne di Sardegna e Sicilia. Ebbene sì, l’ormai classico “traghettatore” estivo, Caronte, è alle porte, ma le domande che in questo 2018 ci si pongono, sono svariate, semplicemente perché la stagione attualmente in corso è diversa dalle precedenti.

Nel 2017, tanto per fare un esempio, a questo punto del calendario, eravamo già abituati ad una serie di anticicloni africani quasi senza soluzione di continuità con il sole e caldo rovente che erano di fatto la norma, mentre gli intermezzi temporaleschi una vera e propria eccezione. Quest’anno è cambiato quasi tutto, la normalità è diventata l’eccezione, proprio quell’altalena climatica e termica che spesso ci crea angoscia con il classico “non so cosa aspettarmi”.

 

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Inchiesta stadio, Parnasi: “Pagavo tutti i partiti politici

venerdì, Giugno 29th, 2018
Edoardo Izzo

Ha ammesso le sue responsabilità, spiegando di «aver pagato tutti» per rimuovere gli ostacoli burocratici e mantenere buoni rapporti con i politici in generale. Ha collaborato con i pm di Roma, dopo due settimane passate nel carcere di Rebibbia, l’imprenditore, Luca Parnasi, arrestato il 13 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Investigativo su un giro di «mazzette» messo in piedi attorno alla costruzione del nuovo stadio della Roma.

Al centro dell’atto istruttorio, condotto dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Barbara Zuin, ci sono le tangenti «mascherate» da consulenze per l’ex presidente di Acea e uomo forte dei 5 Stelle, Luca Alfredo Lanzalone, ma anche i finanziamenti a diversi partiti politici tra i quali figura anche la Lega del vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

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Migranti, il vertice Ue si sblocca all’alba: “C’è l’accordo di tutti i 28 leader”

venerdì, Giugno 29th, 2018

«È stato un lungo negoziato, ma l’Italia da oggi non è più sola». Il premier Giuseppe Conte, lasciando all’alba il vertice europeo, visibilmente soddisfatto, elenca un articolo dopo l’altro il testo delle conclusioni del summit per dimostrare come i partner Ue abbiano recepito e sottoscritto molte delle richieste del piano in dieci punti presentato da Roma.

Sono da poco passate le 4.30 quando il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, dopo una maratona di trattative durata 13 ore in totale, otto e mezzo delle quali dedicate ai migranti, annuncia l’accordo a 28 sul dossier migranti. Poco dopo i leader iniziano ad uscire alla spicciolata dal palazzo del consiglio europeo.

Tra i primi il presidente francese Emmannuel Macron. In molti avevano previsto «che non ci sarebbe stato un accordo, che sarebbe stato il trionfo delle soluzioni nazionali. Stasera siamo riusciti a trovare una soluzione europea», commenta soddisfatto. Poi arriva Angela Merkel che definisce «un buon segnale» il fatto che sia stato raggiunto un accord a 28. La cancelliera, che rischia la tenuta del suo governo, è riuscita ad ottenere il riferimento ai movimenti secondari. «I paesi – si legge nel documento – devono prendere tutte le misure necessarie e collaborare strettamente tra di loro per contrastare i movimenti secondari». Si tratta ora di capire se basterà al ministro falco Horst Seeheofer.
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Bollette, rincari in vista: dal primo luglio luce +6,5%, gas +8,2%

venerdì, Giugno 29th, 2018

Aumenti in arrivo per le bollette dal primo luglio. L’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente ha annunciato un rincaro del 6,5% per a luce e dell’8,2% per il gas, dovuto alle tensioni internazionali e al rialzo delle quotazioni del petrolio. Le ripercussioni, dice l’Autorità, si sono fatte sentire pesantemente sui prezzi all’ingrosso e condizioneranno sia il mercato libero sia quello tutelato.

“Per il gas – sottolinea comunque l’Authority – l’impatto sulla spesa per i clienti domestici risulta meno significativo in considerazione dei bassissimi consumi del periodo estivo”. Ma secondo l’Unione Nazionale Consumatori l’aumento peserà, nel corso del prossimo anno, per “33,5 euro per la luce e 83,5 euro per il gas: una stangata complessiva pari a 117 euro”. (altro…)

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