Ecco i 20 cantieri che apriranno entro l’anno. “Il piano vale oltre 100 mila posti di lavoro”

Luca Monticelli

Finalmente, si parte. Ci sono voluti due anni e tre governi per sbloccare una buona parte delle opere pubbliche incagliate nelle secche della burocrazia. Il ministro per le Infrastrutture e le mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha nominato 29 commissari straordinari che avranno il compito di assicurare la realizzazione di 57 progetti, per un valore di circa 83 miliardi. L’impatto occupazionale nel 2025 arriverà a valere 118 mila posti di lavoro. Sulla base dei cronoprogrammi disponibili, nel corso del 2021 apriranno 20 cantieri, se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e altri 37 nel 2023.

Si tratta di 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, tre porti e la metro C di Roma. Il governo conta così di abbattere il gap con l’Europa e ancora di più quello tra nord e sud. La parte più consistente degli interventi, infatti, proprio nel Mezzogiorno sarà concentrata con 36,3 miliardi impegnati, mentre quelli per il centro Italia valgono circa 24,8 miliardi e 21,6 per il nord.

Le opere sono già stata finanziate con 33 miliardi di euro e saranno alimentate anche dai fondi legati al Recovery plan. «La nomina di 29 commissari tecnici, competenti, con strutture a loro supporto è un segnale di accelerazione», ha detto Giovannini. L’intervento vedrà «un forte investimento dal programma Next Generation Eu e risorse aggiuntive sul bilancio nazionale per far sì che questi progetti vengano realizzati bene e rapidamente». Inoltre, ha detto il ministro, il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede 50 miliardi dedicati alle infrastrutture con un forte orientamento al Sud. L’impatto occupazionale sarà in media di 68 mila posti l’anno che diventeranno 118 mila nel 2025. Per accelerare i tempi, un accordo sindacale ha previsto la possibilità di lavorare 24 ore su 24, mentre l’avanzamento dei cantieri sarà monitorato trimestralmente dal dicastero. Ai commissari spetta un’ampia capacità decisionale e la facoltà di superare i vincoli previsti dal Codice degli appalti. È previsto che l’approvazione dei progetti da parte dei commissari, d’intesa con i presidenti delle regioni competenti, sostituisca a effetto di legge ogni autorizzazione, parere e nulla osta per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.