Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 23 febbraio: 13.314 nuovi casi e 356 morti

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 23 febbraio: 13.314 nuovi casi e 356 morti

Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri erano +9.630, qui il bollettino). Sale così ad almeno 2.832.162 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 356 (ieri erano +274), per un totale di 96.348 vittime da febbraio 2020. Mentre le persone guarite o dimesse sono 2.347.866 complessivamente: 12.898 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +10.335). E gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 387.948, pari a +45 rispetto a ieri (-992 il giorno prima).

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 303.850, ovvero 133.178 in più rispetto a ieri quando erano stati 170.672. Il tasso di positività è 4,4% (l’approssimazione di 4,38%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 4 sono risultati positivi; ieri era 5,6%. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi, e scende di oltre un punto il rapporto di casi/test che si attesta al 4,4% dal 5,6% di lunedì. La curva riprende l’altanena e cresce per effetto dell’aumento delle analisi processate: in genere raggiunge il massimo tra mercoledì e venerdì, ma senza toccare la soglia di 16 mila nuovi casi. Ricordiamo che l’ultima volta sopra quota 16 mila infezioni quotidiane era il 16 gennaio. Per esempio, lo scorso martedì sono stati comunicati +10.386 casi con un tasso di positività del 3,8% e dal confronto con oggi — più casi con una percentuale di positività più alta — si vede che lo scenario non migliora. Preoccupano le varianti e dove queste circolano si inaspriscono le restrizioni. «A Brescia siamo di fronte alla terza ondata», ha detto Guido Bertolaso.

Più colpita per numero di nuove infezioni torna a essere la Lombardia (+2.480 casi) — ieri lo era l’Emilia-Romagna — seguita da Emilia-Romagna (+1.588), Campania (+1.436), Veneto (+1.062) e Piemonte (+1.023). Tutte le altre regioni comunicano un incremento a due o tre cifre, eccetto la Valle d’Aosta che segna +4 contagiati.

Il sistema sanitario

Continuano ad aumentare le degenze, ordinarie e non. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +140 (ieri +351), per un totale di 18.295 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +28 (ieri +24), portando il totale dei malati più gravi a 2.146. La variazione dei posti letto occupati, in area critica e non, indica il saldo tra i pazienti usciti e quelli entrati nelle ultime 24 ore. I nuovi ingressi in TI sono + 197 (ieri +162).

Secondo i dati Agenas a livello nazionale la quota di occupazione di posti letto in terapia intensiva è al 24%, sotto la soglia definita di allerta del 30%, ma in otto regioni questa quota è superata. La situazione peggiore è in Umbria dove il 57% delle TI è occupato da malati Covid. Seguono: Abruzzo (39%), Marche, Molise, Provincia di Trento e Provincia di Bolzano (33%), Friuli Venezia Giulia (32%) e Lombardia (31%). Il dato migliore è in Val d’Aosta e in Basilicata, con appena il 5% dei posti di rianimazione occupati.

I vaccinati

I cittadini vaccinati sono oltre 3,6 milioni quelli che hanno ricevuto la prima dose e più di 1,3 milioni quelli che hanno fatto il richiamo. Qui la mappa aggiornata ogni sera e qui i dati in tempo reale del report «Vaccini anti Covid-19» sul sito del governo.

I casi regione per regione
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