Ecco chi sono i 12 responsabili che tentano di salvare Conte

Matteo Renzi ha citato il sindaco di Benevento per spiegare i movimenti di ricerca dei responsabili del premier, che per il leader di Iv si starebbe preparando a un esecutivo firmato Conte-Mastella. Un pensiero condiviso da Mario Michele Giarrusso, fuoriuscito dal M5S, a Un giorno da Pecora: “Io tra i responsabili? Mi pare non ci siano le condizioni, forse si stanno ‘ammastellando’. Comunque nessuno del governo me lo ha proposto”. In una nota successiva rilasciata all’agenzia Agi, Giarrusso si è smarcato definitivamente: “Circolano notizie di una mia apertura a Conte. Non ho avuto alcun contatto con Conte e non ho mai manifestato la possibilità di un mio appoggio al governo Conte”.

Nell’elenco dei responsabili è stato inserito anche Saverio De Bonis un altro grillino pentito, ora nel Maie del Gruppo Misto, che ha però risposto nì alla chiamata: “Faccio parte del Maie, non ho questa esigenza. Non ho altre ipotesi o prospettive. I responsabili potrebbero essere tra quelli che non fanno parte di nessuna componente o gruppo, eventualmente vanno cercati fra quelli del Misto che non hanno aderito a gruppi”. Così ha spiegato al quotidiano Libero la ricerca dei responsabili da parte di Conte. La lista provvisoria dei possibili responsabili, quindi, includerebbe Sandra Lonardo, Gregorio De Falco, Mario Michele Giarrusso e Saverio De Bonis, ai quali si aggiungerebbero Raffaele Fantetti, Maurizio Buccarella, Carlo Martelli e Antonio Merlo. Nella conta rientrerebbero anche Paola Nugnes, Tommaso Cerno, Tiziana Drago e Lello Ciampolillo.

Nel frattempo da Lugi Di Maio è arrivato un vero e proprio appello tramite Facebook: “Il mio appello si rivolge dunque a tutti i costruttori europei che, come questo Governo, in Parlamento nutrono la volontà di dare all’Italia la sua opportunità di ripresa e di riscatto. Insieme, possiamo mantenere la via. Siamo chiamati, oggi, a compiere una scelta davanti a un bivio che ci segnerà per sempre: la ripresa o l’immobilismo, la rinascita o la depressione economica e sociale. La via da seguire è molto chiara e passa per la condivisione dei valori europei più profondi: il rispetto della dignità umana, l’uguaglianza, la solidarietà”.

IL GIORNALE

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