Vaccino AstraZeneca, tocca all’Ema: risposta attesa per il 29 gennaio. Pronte da metà febbraio 8 milioni di dosi per l’Italia

di Mauro Evangelisti

Otto milioni di dosi, tra febbraio e marzo. Basta questo dato a spiegare quale accelerazione darebbe l’autorizzazione al vaccino di AstraZeneca da parte di Ema, l’agenzia regolatoria dell’Unione europea. Ieri la multinazionale anglosvedese (che produce un vaccino sviluppato dall’Università di Oxford con la collaborazione dell’italiana Irbm) ha presentato ufficialmente la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione condizionata. La risposta è attesa per il 29 gennaio. Si tratta di un vaccino già somministrato nel Regno Unito e in Argentina, per il quale l’Italia attende 40 milioni di dosi. Non richiede la catena del freddo come Pfizer-BioNTech e dunque la distribuzione è più semplice. APPROFONDIMENTI

Vaccino Moderna, prime 47mila dosi in Italia: priorità alle regioni con più over 80

Se a fine gennaio ci sarà il via libera, AstraZeneca invierà le prime forniture già a metà febbraio. Si ipotizzano 8 milioni di dosi entro fine marzo. Andrebbero ad aggiungersi agli 8,7 milioni di Pfizer e al milione di Moderna (almeno questo prevedeva la tabella di marcia del piano vaccinale). In questo modo, in linea teorica, l’Italia a fine marzo potrà avere vaccinato già oltre 8 milioni di persone (Arcuri prudenzialmente ha parlato di 6 milioni) e, considerando che la protezione avrebbe così raggiunto tutti gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa e gli ultra ottantenni, sarebbe un risultato incoraggiante.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.