Meno tasse per il ceto medio. Recovery, c’è il piano: giù l’Irpef sui redditi tra 40 e 60 mila euro

di Luca Cifoni

I miliardi da spendere, che dovrebbero diventare tre in più rispetto alle stime originali. E le riforme da fare, a partire da quella del fisco, perché la logica del Next Generation Eu sarebbe quella di accompagnare con gli investimenti i cambiamenti necessari per aumentare la competitività del Paese. Il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” dovrebbe ricevere oggi il via libera del Consiglio dei ministri; sui contenuti non ci sono problemi sostanziali, mentre la tensione politica si concentra sulla governance e sui poteri sostitutivi di cui disporrebbero i sei responsabili di missione, che sono esplicitamente previsti nel testo. APPROFONDIMENTI

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Dunque il Piano che faceva affidamento su 209 miliardi, di cui 193 legati allo strumento principale (“Dispositivo di ripresa e resilienza”) vede quest’ultima voce passare a 196 e di conseguenza il totale, comprensivo dei fondi “minori”, a 212. Il piccolo incremento – ancora però da confermare ufficialmente – dipende dai nuovi calcoli della commissioni basati sulle previsioni macroeconomiche più aggiornate e sul cambiamento dell’anno base (originariamente era il 2018).

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