Covid, Conte: «A stretto giro nuove misure per l’economia, c’è un diffuso disagio sociale e psicologico»

Il momento drammatico che sta vivendo l’Italia e il mondo intero, mina non solo l’economia, ma anche la mente delle persone, come dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’assemblea della Fipe. «È una fase evidentemente difficile della nostra storia repubblicana — spiega Conte —, un momento molto complesso dal punto di vista economico e sociale. C’è un disagio diffuso sociale e anche psicologico da parte di tanti cittadini e operatori economici. Dobbiamo tenerne conto: quanto più rapidamente riusciremo a contenere il contagio, tanto più rapidamente potremo ridare la fiducia necessaria a ripartire. Ci premono i tempi di contenimento del contagio».

Il sistema di parametri

E anche se la curva del contagio rallenta, l’attenzione deve rimanere alta. Le misure messe in campo dal governo stanno funzionando, così come sono state concepite con i 21 parametri per determinare il livello di rischio. «Il sistema per parametri ci consente interventi mirati e di introdurre misure restrittive che siano limitate nel tempo e ben dosate sull’effettivo livello di rischio dei territori. Cerchiamo così di contenere e limitare il contagio». La stretta è stata necessaria, evitando il lockdwon generalizzato. «So che dopo l’adozione dei protocolli per il distanziamento che avete rispettato in maniera rigorosa siete rimasti delusi dalle misure restrittive, ma credo che tutti ci rendiamo conto, dopo questa ondata di pandemia così violenta, così veemente in tutta Europa, che i protocolli non sarebbero stati sufficienti: saremmo stati tutti travolti. Da qui la necessità delle nuove misure restrittive e delle limitazioni alla socialità».

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