Gara dei bus, indagato il governatore della Toscana Enrico Rossi L’ipotesi dei pm: turbativa d’asta

È coinvolto anche il governatore Enrico Rossi nell’inchiesta sulla gara dei bus in Toscana. E va ad aggiungersi agli altri sei indagati: Riccardo Buffoni e Ivana Malvaso, funzionari della Regione, Patrizia Lattarulo, Gabriella Rorandelli, Stefano Pozzoli (ex commissario del Carnevale di Viareggio) e Mario Sebastiani componenti della Commissione che ha decretato l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane, la società del colosso francese Ratp, a scapito del consorzio Mobit.

Accuse «infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori» scrive Rossi su Facebook, facendo riferimento all’esposto «fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara» e che mette «sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilità».

Tutti hanno ricevuto un avviso di «accertamenti tecnici non ripetibili». In altre parole, il 19 giugno, in Procura, ognuno di essi dovrà nominare un consulente che partecipi all’analisi del materiale informatico relativo all’appalto sequestrato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza. Il governatore Rossi sarebbe indagato per turbativa d’asta, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal pm Antonino Nastasi.

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