Nuovo ponte di Genova, posata l’ultima campata. Conte: «Da qui un modello per l’Italia che si rialza»

di Carlotta Lombardo

Nuovo ponte di Genova,  posata l'ultima campata. Conte: «Da qui un modello per l'Italia che si rialza»

«Oggi questo nastro d’acciaio finalmente riunisce le due parti della valle. Noi Genovesi abbiamo nel cuore e nella mente il ricordo della giornata del crollo, vicino alla pila 9, quella caduta, ci sarà un memoriale. Ci saranno le memorie delle persone e un segnale alle persone che andranno a vederlo che queste cose non ci saranno più. Abbiamo dimostrando che lavorando tutti insieme le cose belle si possono realizzare. Questo modello deve essere quello che costruisce il futuro dell’Italia, soprattutto ora che c’è il coronavirus e che stiamo dimostrando che ce la stiamo facendo». Sono le parole del sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci, all’arrivo in cantiere questa mattina dove è stata celebrata la posta dell’ultima porzione di impalcato del nuovo ponte di Genova che sostituirà il Morandi 313 dopo il primo getto delle fondamenta; 623 giorni dopo il crollo del 14 agosto del 2018, uccidendo 43 persone.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, per parlare si toglie la mascherina . «Sono sufficientemente lontano da tutti voi — precisa —. Il ponte è un messaggio straordinario per tutto il Paese, che sta vivendo un momento particolarmente difficile. E racchiude tanti significati, come il fatto di avere qui tutte le istituzioni del governo italiano. Spero che ogni saldatura e gettata del nuovo ponte possa rincuorare la mancanza delle persone morte nel crollo, a sapere che lo Stato c’è. È il simbolo che l’Italia può ripartire, nei tempi e modi nei quali si è impegnata. Insieme possiamo fare davvero tante cose, nonostante le tante difficoltà di quest’anno».

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