Conte vuole rivedere il reddito di cittadinanza: “Bisogna lavorare perché non sia solo assistenziale”

Quanto al fisco, il premier evidenzia la necessità di “una riforma profonda perché nel complesso lo giudico iniquo e inefficiente”. “Quello fatto fin qui ha bisogno ora di una riforma organica. Dobbiamo pervenire a una disciplina organica che crei una vera alleanza tra contribuente onesto e l’amministrazione finanziaria. Il fisco non deve essere percepito come un nemico da cui difendersi”.

La riforma, continua il premier, non riguarderà solo la questione delle “aliquote” ma anche dei tempi della giustizia perché “un imprenditore che ha una causa con la giustizia amministrativa – dice – non può aspettare 10 anni”. Poi aggiunge: “nello stesso tempo dobbiamo alleggerire la pressione fiscale, non abbiamo molte risorse ma dobbiamo già da quest’anno liberare risorse e dare potere d’acquisto a favore dei lavoratori” con il “cuneo fiscale”. I tempi – ammette – non saranno brevi: “già quest’anno dobbiamo fare un passaggio significativo su questo fronte ma è chiaro che per un progetto riformatore dovete darci un arco temporale più ampio: dovete darci almeno due o tre anni fino alla fine della legislatura per una risistemazione generale del fisco”.

Il premier, infine, si dice favorevole al carcere per i grandi evasori. La risposta dello Stato “deve essere rapida e chi sbaglia paga. Siamo favorevoli a pene anche detentive per i casi di grave e conclamata evasione” fiscale. 

Giuseppe Conte e Maurizio
Giuseppe Conte e Maurizio Landini

L’HUFFPOST

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