Il mistero dell’inquietante lago sull’Himalaya ricolmo di ossa umane

Pensavano fossero le vittime di una violenta grandinata. Prima ancora si era ipotizzato si trattasse di un esercito caduto in battaglia mentre le credenze popolari puntavano il dito contro una divinità sterminatrice. Ma l’unica verità è che nessuno ancora oggi sa come siano finite le ossa di almeno 500 persone in un lago dell’Himalaya, a 5.020 metri di altitudine, in un territorio disabitato circondato solo da ghiacciai e rocce innevate. E’ questo il mistero che rende ancora più affascinante Roopkund, il lago degli scheletri di Uttarakhand, in India.

Siamo lungo il percorso della Nanda Devi Raj Jat. E qui, ogni estate, quando il ghiaccio lascia spazio all’acqua, riemergono migliaia di ossa. Nessuno scheletro finora è stato trovato intatto: femori, ulne, teschi e costole si trovano sparsi in tutto il sito, diventato uno dei percorsi di trekking più famosi, e inquietanti, dell’Himalaya

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