Conte a Bruxelles: «Chi non partecipa a solidarietà sui migranti, ne risentirà sul piano finanziario»

Alle 12, in conferenza stampa, il premier ha parlato di immigrazione e manovra economica. Sui migranti, ha spiegato: «C’è grande disponibilità per trovare un accordo, ancorché temporaneo», ma «dobbiamo uscire dalla gestione emergenziale dei casi affidati all’Italia: noi vogliamo che anche con questo meccanismo temporaneo ci sia condivisione». «In prospettiva avremo dei Paesi riluttanti a una condivisione degli arrivi di flussi migratori», ha aggiunto Conte, «ma chi non parteciperà, ne risentirà a livello finanziario in maniera consistente». «In Italia non possiamo dirci soddisfatti dei rimpatri, ora abbiamo la piena attenzione e condivisione: d’ora in poi il meccanismo dei rimpatri dovrà essere gestito a livello europeo e soprattutto integrando gli accordi che devono essere a livello europei e non bilaterali o affidati a singoli Stati come l’Italia». L’operazione Sophia «non era stata del tutto accantonata» e «in un quadro di rimpatri» a livello europeo «può essere riattivata».


«Un patto europeo per un’Italia digitalizzata»

L’Italia vuole un patto con l’Europa per rendere l’Italia digitalizzata e orientare completamente il sistema industriale italiano verso una green economy. Lo ha detto Conte dopo il suo incontro con il presidente del Consiglio europeo uscente, Donald Tusk. «Quello che ho chiesto è che vorrei con l’Europa stabilire un patto. Abbiamo una stagione riformatrice che non si esaurisce in qualche mese. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo e per questo tempo vogliamo fare un patto con l’Europa per rendere l’Italia digitalizzata, vogliamo orientare completamente il nostro sistema industriale verso una green economy e da questo punto di vista abbiamo bisogno di un po’ di tempo», ha detto.

L’incontro con Sassoli

«È significativo che il presidente Giuseppe Conte abbia scelto le istituzioni europee e Bruxelles come primo viaggio dopo la fiducia. Tra di noi è chiaro che i problemi dell’Italia si risolvono in Europa e che l’Ue è più forte con il contributo italiano». Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al termine dell’incontro con il premier a Bruxelles.

Ruolo di primo piano

Nel pomeriggio, alle 16, Conte incontrerà anche il presidente uscente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a Palazzo Berlaymont. Al termine della giornata, il premier Conte incontrerà alle 16.45 il presidente designato del Consiglio europeo, Charles Michel, a Palazzo Egmont. «L’Italia oggi è più forte e il nuovo governo intende svolgere un ruolo di primo piano nell’Unione europea», ha scritto e divulgato Conte, durante il volo verso Bruxelles.

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Possibili spazi

Evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale, senza però toccare Quota 100 e il reddito di cittadinanza: saranno questi i punti fermi della nuova legge di Bilancio, che il nuovo governo si prepara a mettere nero su bianco dopo aver incassato il voto di fiducia alla Camera e al Senato e di cui oggi a Bruxelles Conte ha cominciato a discutere, trattando sulla flessibilità. Ieri si era parlato di possibili spazi di deficit per 10-12 miliardi che farebbero lievitare l’indebitamento dall’1,6 per cento tendenziale al 2,2-2,3 per cento, ma il ministero dell’Economia ha subito smentito, sostenendo che «qualsiasi cifra in questa fase non può trovare alcun riscontro» e che la manovra del 2020 cercherà «una solida prospettiva di crescita».

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