Esplosione nucleare in Russia, si teme una nuova Chernobyl

Secondo alcune rilevazioni il livello di radiazioni è cresciuto di molto e le autorità hanno deciso la sospensione della navigazione marittima. Misura che contrasta con le rassicurazioni iniziali accolte con scetticismo dagli abitanti della zona. Una situazione grave – secondo alcuni funzionari statunitensi citati dal New York Times – addirittura seconda sola al disastro di Chernobyl.

Pareri a parte, quanto è avvenuto ha spinto le intelligence ad accendere le antenne. Gli Usa hanno «guardato»con i loro satelliti-spia, gli esperti si sono messi al lavoro sul materiale a disposizione combinando i loro studi con indiscrezioni trapelate dal mondo delle spie. E’ possibile che il disastro sia avvenuto su una piattaforma off-shore usata per la messa a punto di un propulsore nucleare per il nuovo missile da crociera atomico SSC-X-9 (Burevestnick), un’arma potente e innovativa da offrire al Cremlino. Un ordigno che dovrebbe mettere in crisi gli avversari e per questo presentato con grande orgoglio dallo stesso Putin.

Jeffrey Lewis, uno tra i ricercatori più noti del Middlebury Institute di Monterey, ha sottolineato la presenza davanti alla base della nave-appoggio Serebryanka, già apparsa in occasione di altri esperimenti del nuovo missile. Dunque l’insieme di dati «aperti» e «segreti» potrebbe confermare la tesi del cruise, con tutte le conseguenze del caso. Al tempo stesso siamo nel mezzo della nuova guerra fredda, c’è una sfida sugli armamenti Usa-Russia, ognuno cerca di enfatizzare i guai del rivale, problemi – come ammettono gli stessi russi – sono possibili. Già una precedente prova dell’ordigno era stata segnata da un rovescio. E se si vuole ampliare lo scenario vanno ricordate le presunte azioni clandestine per sabotare elettronicamente i programmi strategici iraniani o nord coreani, spesso rallentati da avarie ma non bloccati.

All’inizio di luglio il sottomarino russo Losharik e la sua nave-madre erano impegnati in un’esercitazione quando si è verificata un’esplosione. Si è ipotizzato che stessero testando il nuovo drone subacqueo Poseidon, anche questo dalle prestazioni significative. Quattordici i militari deceduti. Alcuni subito insigniti dell’onorificenza di «eroi»per il valore e il coraggio mostrati. Medaglie che sono un giusto omaggio alla memoria e un invito alla compattezza.

CORRIERE.IT

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