Libia, Giuseppe Conte: “Ad Haftar ho detto ʼnoʼ a derive militari | Nuovi migranti libici con il caos a Tripoli”

“Ho incontrato una delegazione di Haftar e ho ribadito la mia ferma opposizione a una deriva militare che farebbe ulteriormente soffrire il popolo libico”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista fiume al “Fatto Quotidiano” parla a tutto campo sulla crisi in Libia e ribadisce il suo “no” a una soluzione militare paventando il rischio di uno stop degli sbarchi di migranti dall’Africa subsahariana ma di un nuovo flusso di migranti libici.

Trenta: “Intervento militare? Non esiste” – Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha ribadito la posizione di Conte e la necessità che tutto il governo sia unito su questa linea. “La situazione libica è in un momento di crisi. È bene che il governo rimanga unito e tutti i ministri si muovano con intelligenza e compostezza”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera chiarendo che “se qualcuno pensa a un intervento militare in Libia, posso già dire che non esiste. Non saranno ripetuti gli errori del passato. E non sosterremo alcun ipotetico impegno di altri Paesi. Questo deve essere molto chiaro. Siamo vigili nel monitorare la sicurezza delle nostre aziende, vigili nel coordinare i nostri uomini a Misurata che con l’ ospedale da campo offrono sostegno importante alla popolazione locale, ma una Libia bis non esiste”. “Stiamo monitorando la situazione e dialoghiamo con tutti i protagonisti sul campo, così come con i partner internazionali.

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