M5S, i soldi dei tagli degli stipendi ad un comitato. Il conto corrente intestato a Di Maio e capigruppo





I soldi, allora, spiega Patuanelli e D’Uva finiranno in questo conto intestato a loro due, in qualità di capigruppo e al Capo politico del Movimento. Cioè à Luigi Di Maio. Naturalmente non poteva mancare un attacco alla stampa che critica le iniziative dei Movimento. In questo caso non sono piaciute le notizie relative al fatto che lo Statuto di questo comitato prevede che i soldi in “avanzo” finiranno nelle casse di Rousseau e di Davide Casaleggio. 

Ma ce lo impone la legge, spiegano i due capigruppo, dobbiamo scrivere nello Statuto a chi vanno eventualmente questi soldi. Ed evidentemente dopo essersi guardati in giro, gli estensori dello Statuto hanno pensato bene di indicare la piattaforma Rousseau. Ma state tranquilli, promettono i due parlamentari: prevediamo ancheche  si voti, su Rousseau naturalmente, per decidere cosa fare di questi soldi. 

Il comunicato di Patuanelli e D’Uva, si apre con la rivendicazione delle cifre versate, di quante aziende sono state aiutate. E si chiude con la frecciata a Luigi Zanda,  neo tesoriere del Pd, che vuole ritornare al finanziamento pubblico dei partiti.  Ma questo nuovo tentativo di “costringere” i deputati  e i senatori a versare nelle casse della Casaleggio una parte dello stipendio, non piace per nulla a più di un parlamentare. E lo dicono e lo scrivono, appena arriva l’email, inviata dalla piattaforma Rousseau che li informa della novità. Ce l’hanno soprattutto con l’idea che i soldi finiscano su un conto privato intestato al terzetto Di Maio, D’Uva e Patuanelli.  Pro tempore, per carità. Ma ai parlamentari grillini tutto ciò appare “vergognoso e inaccettabile”.

REP.IT

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