Usare l’oro della Banca d’Italia, la tentazione di Lega e M5S

ilario lombardo roma

C’è un video che gira dal 2014 e che immortala la deputata del M5S Carla Ruocco durante un’audizione in commissione alla Camera mentre chiede a Ignazio Visco: «Dov’è finito l’oro della Banca d’Italia?». Il governatore non sa cosa rispondere e imbarazzato per la domanda ride prima di replicare l’ovvio: «E’ in Banca d’Italia», aggiungendo: «La Banca è un’istituzione seria». A Visco quello scambio di battute che gli sarà parso quantomeno strambo è quasi certamente tornato in mente in questi giorni di fronte all’insistente indiscrezione che rimbalza da ambienti finanziari e che spiegherebbe una delle ragioni dell’assalto del governo ai vertici di Via Nazionale. L’idea dei gialloverdi sarebbe quella di usare una parte delle riserve auree per dirottarle sulla spesa, evitando così una manovra correttiva e l’aumento dell’Iva nella legge di Bilancio del prossimo anno, esito che nell’esecutivo cominciano a considerare scontato se la crescita continuerà a essere così rallentata.

A rafforzare i timori che siano queste le intenzioni dei grillo-leghisti sono due elementi apparsi negli ultimi mesi, in piena sessione di Bilancio, e tornati prepotentemente all’attenzione in queste ore. Un post nel Blog personale di Beppe Grillo e una legge firmata dall’economista no-euro, presidente della commissione Bilancio della Camera in quota Lega, Claudio Borghi. Entrambi sono finiti sulla scrivania del governatore e del direttore generale di Bankitalia. Per articoli di qualità e senza pubblicità, unisciti a noi

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