“Viadotto a rischio collasso”: E45, nell’ordinanza del Gip lo spettro del ponte Morandi

di Salvatore Mannino / Sergio Rossi

Arezzo, 17 gennaio 2019 – «Quel ponte è a rischio collasso». Lo scrivono i tecnici e il viadotto è ora sotto sequestro su disposizione del gip di Arezzo. È il ponte Puleto sulla E45 tra Toscana e Romagna, cinque campate per 200 metri di lunghezza. Era stato un poliziotto in pensione, mentre cercava funghi, a notare lo stato comatoso di un pilone: era novembre e il video da lui girato servì alla procura per far partire l’indagine con una consulenza affidata agli ingegneri Fabio Canè e Antonio Turco.

Il verdetto è stato impietoso ed è riassunto nell’ordinanza del gip: «La situazione rappresenta una criticità estrema per la maggior parte degli elementi strutturali e di servizio». La raccomandazione, raccolta dal gip, «è di prendere in seria considerazione la necessità di interrompere il traffico». E non c’è da perdere nemmeno tempo perché «il perdurare del carico» può «provocare il collasso della struttura».

Ricorda il gip – critico nei confronti di Anas accusata di «inerzia» – che uno dei tecnici dichiara: «Se io fossi il responsabile di Anas, in scienza e coscienza chiuderei il traffico». Così da ieri alle 14 dal ponte Puleto non si passa più. Carabinieri, forestali, operai dell’Anas hanno apposto gli inevitabili sigilli: chiusa la disgraziatissima superstrada in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Canili e Valsavignone, al confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena.

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