Battisti in carcere a Oristano

Poco dopo l’apertura del portellone dell’aereo un gruppo di sette agenti di polizia è salito sul velivolo, mentre un’altra decina di agenti, in parte armati di mitraglietta attendeva ai piedi della scaletta, e nel giro di qualche minuto lo ha fatto scendere dall’aereo. A Battisti in una saletta dello scalo militare di Ciampino sono stati poi notificati gli atti – cioè le sentenze restrittive della libertà emesse dalle procure – da parte degli uomini della Polizia di Stato. battisti è poi stato portato a Cagliari in aereo, da dove è stato trasferito in carcere a Oristano. Battisti «è stato consegnato al Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e non sarà portato a Rebibbia ma a Oristano per ragioni di sicurezza», ha spiegato il ministro Bonafede. Battisti è arrivato intorno alle 17.25 nel carcere di Massama, nelle campagne di Oristano. L’ex terrorista ha varcato le porte dell’istituto a bordo di un furgone con i vetri oscurati e una quindicina di auto al seguito con sirene spiegate. All’esterno della casa circondariale, presidiata dalle forze dell’ordine, solo un gruppo di giornalisti.

Sull’aereo che lo riportava in Italia per scontare la condanna, Battisti ha parlato della sua vita ma anche della fuga dal Brasile alla Bolivia. L’ex terrorista dei Pac, secondo quanto si apprende da fonti investigative, per tutto il viaggio non ha mostrato segni di disperazione nonostante lo attendesse il carcere a vita: in volo è stato tranquillo e ha dormito per diverso tempo. 

«Ora so che andrò in prigione», ha detto Cesare Battisti parlando con i funzionari dell’Antiterrorismo che lo hanno accolto in una delle sale della sede del 31/o Stormo dell’Aeronautica a Ciampino. L’ex terrorista è apparso rassegnato e ha ringraziato per come è stato trattato e per i vestiti più pesanti fornitigli in aereo.

Misure di massima sicurezza all’aeroporto militare di Ciampino per l’arrivo di Battisti. È stato messo in atto un dispiegamento notevole di forze, tra polizia, carabinieri e uomini della guardia di finanza, con il controllo costante di un elicottero dall’alto. Misure registrate solo in occasione dello sbarco di autorità di altissimo livello. Presidiate l’area di accesso al settore militare e la piazzola dove poi il Falcon 900 si è fermato: un cordone delle varie forze di polizia ha poi sorvegliato per oltre un’ora l’area esterna alla sala di rappresentanza del 31esimo Stormo dell’Aeronautica militare dove a Battisti sono stati notificati gli atti a suo carico, prima di lasciare lo scalo romano. Massimi controlli anche per l’accesso della folla di giornalisti ed operatori presente all’avvenimento, con la scrupolosa verifica tramite controlli radiogeni ed unità cinofile.

Un tweet della Polizia di Stato ha commentato la cattura: «Dietro questo momento ci sono giorni e notti di chi non ha mollato mai. Grazie alla caparbietà di chi silenziosamente ci ha sempre creduto». Il ministro dell’Interno commenta: «Oggi è una giornata di giustizia per la memoria delle vittime».

IL MESSAGGERO

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