Ok di Malta allo sbarco, migranti in Italia e altri sette Paesi

Poi rincara la dose: “Mentre col premier e col ministro dell’Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell’Europa e di sicurezza, leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell’Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano”, conclude Salvini. Dopo aver incontrato gli imprenditori italiani a Varsavia torna sulla vicenda: “Io non autorizzo niente, vediamo se arrivano… Non sono stato consultato. Se ci deve essere una condivisione nel governo ci deve essere prima di prendere le decisioni”. 

Cerca di abbassare i toni Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e vicepremier: “Ora è il momento di posare i fogli, le penne e i cartelli su Instagram, e fermare le eliche degli aerei: vediamoci e la risolviamo, come abbiamo sempre fatto. L’Italia sta facendo la sua parte – rivendica Di Maio – ora è Malta a dover sbloccare la situazione o si passa il tempo a litigare su numeri e numerini”, afferma il vicepremier riguardo al confronto sulla vicenda in sede europea. Quanto ai ‘battibecchi’ interni, Di Maio veste gli abiti da paciere: “Spegniamo i motori degli aerei e posiamo l’album e il pastello”, ribadisce richiamando sia la battuta del premier nella puntata di ieri a Porta a Porta che le rimostranze di Salvini seguite sui social. 

IL TEMPO

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