Pensioni, quota 100 parte da aprile. Ma per gli statali slitta di sei mesi

di CLAUDIA MARIN

Roma, 13 dicembre 2018 – Quota 100 è confermata, ma sarà attuata con paletti, finestre e vincoli che finiranno per ridurre l’impatto dell’anticipo di pensionamento sulle casse dello Stato, almeno per il 2019. I dipendenti privati che raggiungono i 38 anni di contributi e i 62 anni di età entro fine anno potranno lasciare il lavoro dal prossimo aprile, ma quelli pubblici solo da ottobre. Per tutti scatterà comunque il divieto di cumulo tra pensioni e redditi sopra i 5 mila euro annui. E comunque l’intero sistema varrà in via sperimentale per tre anni (dal 2019 al 2021) e poi si vedrà, con l’aggiunta di clausole di salvaguardia che potranno comportare un allungamento delle vie di uscita se le domande dovessero fare impennare la spesa. I tecnici della Ragioneria dello Stato stimano una propensione all’utilizzo della misura dell’85% degli aventi diritto ma tecnici vicini al dossier assicurano che il tiraggio sarà più basso perché una parte consistente della platea è formata da dipendenti pubblici (circa 170.000) che avranno probabilmente un interesse più basso dei privati all’anticipo della pensione. 

Vediamo, in sintesi, le novità del pacchetto pensioni che saranno inserite nella legge di Bilancio.

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