Attila alla conquista della Scala di Milano: tutti in piedi per Mattarella alla Prima

In una piazza della Scala blindata da 900 agenti è il giorno di ‘Attila’, l’opera di Giuseppe Verdi che dà il via alla stagione della Scala di Milano. Una Prima che – dopo due anni di assenza – torna a vedere nel palco reale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d’onore per assistere all’opera diretta da Riccardo Chailly, con la regia di Davide Livermore. Ad accogliere Mattarella – a cui le persone assietate fuori dal teatro hanno gridato ‘Bravo presidente’ – il sovrintendente Alexander Pereira e il sindaco Beppe Sala. Prima di lui sono arrivati, tra gli altri, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Regione Attilio Fontana, la senatrice a vita Liliana Segre, Fedele Confalonieri, l’ex premier Mario Monti, la vicepresidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia e il prefetto Renato Saccone. Per il presidente, cinque minuti di applausi dalla platea del teatro.

All’intervallo Mattarella si è intrattenuto in camerino con il direttore Riccardo Chailly e gli artisti e, uscendo, ha commentato: “L’Attila mi sta piacendo molto”. Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli è stato uno dei primi ad arrivare in teatro, per accogliere il presidente Mattarella. “Milano è come la prima della classe che dovrebbe passare i compiti agli altri”, ha detto il ministro, che stasera segue il primo atto dell’opera alla Scala e il secondo nel carcere di San Vittore, uno dei luoghi della Prima diffusa.

L’affetto che Milano ha dimostrato per il presidente è stato riassunto dal sindaco Sala: “Milano vuole molto bene a Mattarella, abbiamo bisogno di Mattarella e dimostriamo vicinanza al Presidente della Repubblica”.

Tra gli ospiti anche il presidente della Regione Attilio Fontana, che lega l’opera all’attualità: “Uno dei sogni dei Barbari rimane
l’autonomia: al governo non sono arrivati i barbari, ma un gruppo di amministratori con un’esperienza solida che ha dimostrato di saperci fare”, ha aggiunto il presidente, che si è detto “curioso rispetto all’opera. Potrebbe essere una scoperta. La storia di Attila poi dimostra La forza della donna italiana e la capacità di reagire del nostro Popolo”. A chi gli ha chiesto chi è Attila oggi, il presidente ha risposto: “Quando giocavo a pallone ero soprannominato Attila”. Poco dopo il sindaco di Milano Beppe Sala, che arriva accompagnato da Chiara Bazoli, viene coinvolto nelle domande sull’attualità dell’opera: “Non c’è un parallelismo tra il governo di Attila e l’attuale governo, Attila ha governato a lungo e bisogna capire se questa situazione andrà avanti a lungo o no, magari anche no”.

Riferimenti personali anche per la senatrice a vita Liliana Segre, accompagnata dal presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati: “Attila io l’ho guardato negli occhi e non è riuscito a fulminarmi. Con questo spirito vengo a sentire il mio amato Verdi”.

Tra i politici presenti, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria e tanti ‘big’ del mondo dell’imprenditoria e della finanza italiani: dai vertici di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, Gian Maria Gros Pietro, Giovanni Bazoli, al patron della Brembo, Alberto Bombassei. Sono presenti inoltre, il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, la presidente di Eni Emma Marcegaglia, Carlo Presenti, Massimo Tononi della Cdp, Carlo Sangalli, il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. E, ancora, l’avvocato Paola Severino,  la presidente dell’Accademia di Brera, Livia Pomodoro, Carla Fracci, lo chef Davide Oldani.

Mentre i primi ospiti arrivavano a teatro, all’esterno ci sono state le contestazioni e i presidi di centri sociali e Cub contro il decreto sicurezza.

REP.IT

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