Treni, nuovi diritti per chi viaggia: l’Ue alza i rimborsi per i ritardi. Ecco le cifre

EMANUELE BONINI
STRASBURGO

Basta al “far west” ferroviario. Più tardi il treno arriva in ritardo, più bisognerà risarcire il viaggiatore. Il Parlamento europeo approva le proposte per nuove diritti dei passeggeri ferroviari, per modificare la legislazione in materia. Spetta adesso al Consiglio definire le proprie posizioni e negoziare le modifiche normative definitive al regolamento del 2007. Le modifiche volute dall’Aula (533 voti a favore, 37 voti contro e 47 astenuti) colpiscono ancora più duramente le compagnie di tutta Europa, costrette ancora di più a offrire un trasporto senza intoppi.

Più rimborsi e meno scuse

Principale cambiamento proposto dall’Aula quello riferito ai rimborsi. Le regole attuali prevedono un rimborso del 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e del 50% per rimborso superiore ai 120 minuti. Il Parlamento chiede adesso un rimborso del 50% del costo del titolo di viaggio per ritardi superiori a 60 minuti, del 75% per ritardi superiori ai 90 minuti e del 100% per ritardi maggiori dei 120 minuti. Linea dura contro le compagnie ferroviarie non finisce qui. Gli europarlamentari hanno respinto le richieste di esenzioni dal risarcimento in caso di circostanze eccezionali, come invece previsto dalla legislazione comunitaria così come in vigore attualmente. Le cause «esterne» non saranno dunque più un alibi per erogare meno o non erogare affatto il rimborso.

Migliore informazione, sempre

Per evitare che i passeggeri rimangano bloccati dopo una coincidenza persa, i deputati hanno chiarito che un passeggero con diversi biglietti per un viaggio a più tratte ha gli stessi diritti all’informazione, all’assistenza e al risarcimento di quelli che avrebbe con un biglietto cumulativo.

A proposito di informazione. Le nuove norme, se approvate in via definitiva, stabiliscono che le compagnie ferroviarie dovranno migliorare le informazioni fornite ai passeggeri sui loro diritti.

 

Assistenza automatica per i diversamente abili

Modifiche importanti vengono introdotte anche per quanto riguarda persone con disabilità e mobilità ridotta. Se attualmente per avere assistenza bisogna fare richiesta in anticipo, prima di intraprendere il viaggio e di recarsi in stazione, adesso si chiede che tale assistenza sia resa «gratuita e disponibile» nella stazioni più grandi, senza obbligo di notifica preventiva. Per le stazioni più piccole, invece, passa da 48 a 24 ore il tempo necessario di pre-notifica per richiedere assistenza.

 

Treni «bike-friendly»

L’Aula volta la rivoluzione delle due ruote su rotaia. Attualmente si può viaggiare in treno con bicicletta al seguito solo se è facile da maneggiare, o «se il materiale rotabile lo consente». Basta condizioni e restrizioni: per l’Aula deve esserci sempre il diritto di portare le biciclette a bordo , anche su treni ad alta velocità, a lunga distanza, transfrontalieri e locali. Addirittura i treni nuovi e ristrutturati devono avere spazi ben indicati per il trasporto di biciclette assemblate, con un minimo di otto spazi.

LA STAMPA

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