Borse in altalena. A Piazza Affari tonfo di Mediaset e Tim, rimbalza Carige

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Europa contrastata dopo aver passato la prima parte della seduta in calo mentre Wall Street ha aperto in buon rialzo. Piazza Affari, pur risultando un passo indietro rispetto agli altri listini, ha ridotto decisamente le perdite della mattina, anche se lo spread è in rialzo in area 307 punti. Del resto desta preoccupazione la risposta italiana inviata ieri sera dal Governo all’Ue sulla manovra economica. Risposta che va incontro a una possibile procedura d’infrazione, già chiesta da Austria e Olanda.

A Milano sono in rosso le Telecom Italia dopo il ribaltone ai vertici con la sfiducia di Genish. Pesante ribasso per Mediaset, che è finita anche in volatilità dopo i risultati trimestrali. Ancora sotto i riflettori Carige dopo il tracollo della vigilia. Hanno invece allungato il passo lePirelli & C . Come ieri sono ben impostate le azioni della galassia Agnelli, daFerrari a Fiat Chrysler Automobilest Gli occhi dei mercati restano quindi puntati sull’Italia: il Governo ha confermato i saldi e i target di crescita, a fronte della richiesta di revisione della legge di Bilancio da parte dell’Ue. In manovra sono state inserite dismissioni «anche immobiliari», pari all’1% del Pil (circa 18 miliardi di euro). In Gran Bretagna, intanto, la premier Theresa May presenta oggi al Governo la bozza di accordo sulla Brexit.

Andamento dello spread Btp / Bund

Balzo dello spread, il Governo sceglie la linea dura con l’Ue
Netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund che accusa il nuovo round di confronto tra il Governo e la Ue sulla manovra. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco è salito oltre i 315 punti base, in deciso aumento rispetto alla chiusura di ieri a 304 punti. Il Governo, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, ha optato per la linea dura, mantenendo i saldi e la crescita invariati nella lettera spedita a Bruxelles, sebbene abbia aumentato la cifra delle dismissioni. Sono state inserite clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% qualora le previsioni di crescita non si realizzassero. La Commissione europea pubblicherà le opinioni sulle leggi di bilancio dei Paesi membri, inclusi l’Italia, il 21 novembre prossimo.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

A Milano giù Mediaset dopo la trimestrale, bene Pirelli
Sull’azionario milanese, attenzione ancora a Bca Carige che non fa prezzo dopo il tracollo della vigilia (a 0,0019 euro, -48,65%), stavolta con un teorico +10,53%. Sul listino principale pioggia di vendite, si salvano solo le Pirelli & C in attesa dei dati e con un mercato in ottobre che evidenzia buoni volumi nel truck e misti
nell`auto. Pesante Mediaset dopo il trimestre deludente, male anchePoste Italiane e Telecom. Giù i petroliferi con Saipem, Tenaris ed Eni sotto pressione a causa del calo del greggio. In rosso pesante anche tutti i bancari. Fuori dal listino principale, giù del 9% Geox dopo la trimestrale deludente. In calo pesante Tiscali dopo il rialzo della vigilia.

Petrolio fermo dopo il crollo e in attesa dei dati sulle scorte Usa Euro debole
Resta sotto la lente degli operatori è il crollo del petrolio, dopo il tweet di Trump e l’outlook emerso nel report dell’Opec, che vede la domanda calare più rapidamente del previsto. Nel breve l’attenzione si focalizzerà sui dati delle scorte private Usa, sul report mensile dell’Aie (entrambi oggi) e sulle scorte Usa ufficiali pubblicate dal Dipartimento dell’Energia (domani). Il Wti, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, scende da 12 sessioni consecutive, evento record. Il Brent ieri ha perforato anche il supporto di breve in area 67 dollari al barile, mettendo a segno un ribasso di quasi il 7% e toccando i minimi da marzo, spaventato dalla revisione al ribasso della domanda da parte dell’Opec. Su base tecnica, è particolarmente importante il supporto dinamico collocato intorno ai 64 dollari, che è costituito da una trendline rialzista iniziata nel 2016. Intanto, sul mercato valutario, torna a indebolirsi l’euro/dollaro ben al di sotto della soglia di 1,13.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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