Tim: Genish sfiduciato, le deleghe dell’ad a Conti

Amos Genish lascia la guida operativa di Tim. Il manager israeliano ha presentato le dimissioni a un consiglio straordinario del gruppo telefonico che si è riunito questa mattina alle 7 e ha deciso di conferire ad interim i poteri esecutivi al presidente Fulvio Conti. La nomina del nuovo amministratore delegato di Tim dovrebbe comunque avvenire in tempi brevi, forse già in settimana. E’ probabile che la scelta verrà fatta all’interno del consiglio di Tim o tra i manager della società. Nel primo caso le deleghe operative potrebbero passare ad Alfredo Altavilla, già braccio destro di Sergio Marchionne in Fca, che dal mercato viene visto come il candidato più accreditato. Nel caso della scelta interna si fa invece il nome di Stefano De Angelis, che fino a pochi mesi fa ha gestito Tim Brasil e che sarebbe gradito al fondo Elliott.

L’uscita di Genish è tutt’altro che una sorpresa. Da settimane, forse da mesi, si rincorrono voci di sfiducia in arrivo per il manager israeliano, scelto da Vivendi per guidare Tim, per via dei risultati del gruppo e del pessimo rapporto con il consiglio, dove Genish godeva dell’appoggio dei francesi indicati da Vivendi e della tutela di Conti. Anche sull’uscita del manager il consiglio si è diviso, con i consiglieri francesi contrari ad accettare le dimissioni. Ad accelerare lo show down è stata una combinazione di elementi. I risultati, innanzirtutto, presentati giovedì scorso e accolti dal mercato con un’ondata di vendite che hanno fatto perdere al titolo Tim quasi il 4%, l’alta conflittualità con il consiglio e in ultimo la decisione del governo di accelerare la nascita della rete unica con un provvedimento ad hoc. Vivendi si è sempre opposta alla scorporo della rete Tim e ora che non ha più Genish a difendere i suoi piani certamente reagirà per cercare di riprendere il controllo della società di cui resta il primo azionista.

CORRIERE.IT

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