Maltempo, il Po fa paura. Murazzi allagati a Torino

Roma, 6 novembre 2018 – Ancora temporali, tuoni e fulmini e raffiche di vento: come annunciato, una nuova perturbazione di origine atlantica porta altro maltempo sul Nord Italia, in particolare sui settori alpini. La Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse con allerta gialla sulla Valle d’Aosta e sulla Liguria, buona parte del Piemonte, Lombardia occidentale, parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, dell’Emilia Romagna, dell’Abruzzo e della Sardegna, nonché per la Sicilia occidentale. Ma anche Roma si è svegliata con pioggia, vento, alberi crollati e allagamenti.

Previsioni meteo, nuovo maltempo. Allerta in Piemonte e Liguria

PIEMONTE, SOS FIUMI – Cresce il livello di fiumi e torrenti. Stamane in centro a Torino il Po – che è salito di un metro in 24 ore – ha invaso i Murazzi e il borgo medievale del parco del Valentino. La sindaca Chiara Appendino ha emesso un’ordinanza che vieta la circolazione veicolare e pedonale e la sosta di veicoli e rimorchi nella zona dei Murazzi.
Sorvegliato speciale anche il Lago Maggiore, che potrebbe esondare a Verbania. Nel Pinerolese cresce in maniera significativa il Chisone. In provincia di Cuneo, è vicinissimo alla piena straordinaria il torrente Ghiandone, che in alcuni punti potrebbe esondare.
I dati Arpa: nelle ultime 12 ore sono caduti 160 mm d’acqua a Piano Audi e 140 mm a Varisella, nel Torinese, 108 mm a Camparient nel Biellese e 87 mm a Barge, nel Cuneese. A Borgosesia il fiume Sesia ha superato il livello di guardia come il fiume Po a Moncalieri, nel torinese. E, sempre nel torinese,  i fiumi Orco a San Benigno e Pellice a Villafranca Piemonte hanno raggiunto i livelli di guardia.

E nel Verbanom a Cannero, una frana causata dalle abbondanti precipitazioni ha interrotto la Statale 34 del Lago Maggiore. La frana si è staccata verso le 10 dalla parete rocciosa: la viabilità è interrotta, sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine. La strada collega Verbania a Locarno, in Canton Ticino, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore

PALERMO – Nel giorno dei funerali della famiglia sterminata a Casteldaccia, alcune abitazioni sono state evacuate “a titolo precauzionale” nel Palermitano, a seguito di un movimento franoso. La Prefettura di Palermo ha avviato una task force per seguire l’evoluzione del maltempo.
Intanto, dopo la terza notte di ricerche, ancora non è stato trovato il corpo del pediatra Giuseppe Liotta, 40. Ieri i soccorritori hanno rinvenuto brandelli di vestiti, una cintura, parti di un giubbotto e di pantaloni.

CROLLO A TARANTO –  Stamattina è crollata una parte dell’antico acquedotto del Triglio – una delle più imponenti opere di ingegneria idraulica di epoca romana – che costeggia la strada provinciale Taranto-Statte. Il crollo ha interessato la parte centrale della struttura che è ad archi. L’antico acquedotto scorre vicino al perimetro dello stabilimento Ilva ED è composto per circa otto chilometri da gallerie sotterranee che convogliavano l’acqua raccolta da numerose sorgenti per farla tambureggiare sugli archi a tutto sesto della parte emersa verso Taranto.

11 REGIONI IN EMERGENZA – Sono 11 le Regioni che hanno presentato la richiesta di Stato di emergenza in seguito all’ondata di maltempo. Le richieste sono arrivate da Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio, Sardegna, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Trentino Alto Adige.

QN.NET

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