Casteldaccia, il sindaco: “Quella casa doveva essere demolita”

La villetta a pochi passi dal fiume Milicia in cui sono morte 9 persone doveva essere demolita anni fa. Quello che finora era solo un sospetto è stato confermato dal sindaco di Casteldaccia (Palermo).

“La casa travolta dal fiume era abusiva e dal 2008 pendeva un ordine di demolizione del Comune che è stato impugnato dai proprietari dell’immobile davanti al Tar”, sostiene secondo Repubblica il primo cittadino Giovanni Di Giacinto, “Da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile”.

Una tragedia annunciata, quindi. E che ha travolto la famiglia Giordano, da due anni affittuaria della villa dove volevano passare il ponte di Ognissanti. La piena del Milicia si è abbattuta sulle loro teste e li ha uccisi in appena sei secondi. Solo in quattro si sono salvati: tre erano usciti a comprare dei dolcetti, un altro – Giuseppe Giordano – è riuscito ad aggrapparsi a un albero.

“Esiste un vincolo, esistono delle norme che impediscono di costruire a meno di 150 metri dai fiumi”, ha detto il procuratore Ambrogio Cartosio che ha inviato in municipio i poliziotti per acquisire gli atti sull’abusivismo, “E dobbiamo ora verificare se gli immobili travolti dal Milicia siano stati costruiti nel rispetto delle leggi e con le concessioni. Dai primi controlli sembra che non sia tutto in regola”.

IL GIORNALE

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