Salvini esclude crisi, Piazza Affari azzera perdite. Spread giù a 315

 

Le dichiarazioni del vice presidente del Consiglio italiano, Matteo Salvini, che esclude una crisi di Governo dopo le turbolenze nella maggioranza sul decreto fiscale e il vivace andamento di Wall Street hanno permesso a Piazza Affari di chiudere in lieve rialzo dopo una mattinata nervosa mentre lo spread è rientrato in area 315 punti dopo aver superato anche i 340 punti. Il FTSE MIB ha chiuso le contrattazioni -0,04% portando a -0,8% la performance dell’intera settimana. In mattinata era arrivato a cedere anche l’1,7%. Nel resto d’Europa in rosso Parigi (ko Bouygues che ha abbassato le stime 2018 e -11% Michelin che a sua volta ha abbassato le previsioni sull’esercizio in corso) e Francoforte (male Lufhtansa e Continental): le trimestrali e l’andamento del Pil cinese inferiore alle previsioni sono stati i fattori principali che hanno orientato la seduta.

Il caso Italia, dopo la lettera della Commissione Ue al Governo sulla bozza di bilancio 2019, è stato al centro dell’interesse degli investitori. «Il deficit al 2,4% non e’ scritto nella lettera perché non e’ la cosa principale. Le cose principali sono il deficit strutturale, il debito e la crescita. Sono questi i punti su ci vogliamo discutere, non per la Commissione ma per l’italia» ha detto il commissario europeo Pierre Moscovici in visita in Italia parlando della Legge di bilancio.

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Bene i petroliferi e le utility, in calo Pirelli
A Milano bene i petroliferi (Saipem, +2% che ha annunciato un maxi contratto in Thailandia, ed Eni , +0,64% con la netta risalita del prezzo del petrolio). In fondo al FTSE MIB c’è Pirelli , con un calo del 5%, penalizzata dal taglio delle stime sul settore pneumatici da parte della rivale francese Michelin. L’impennata dei rendimenti sui titoli di Stato ha messo pressione per tutta la seduta ai bancari che, dopo una mattinata con flessioni fino al 5%, hanno ridotto il passivo nel pomeriggio pur restando deboli: oltre a Mediobanca, solo Bper(+0,3%) e Intesa Sanpaolo (+0,2%) hanno chiuso in positivo mentre le perdite più significative sono state quelle di Mps (-4,9%) e Carige(-3,7%). Giù sul Ftse Mib Ubi (-2,7%) e Banco Bpm(-1,5%). Male il risparmio gestito: -3,7% Banca Generali, -2,9% Fineco, -1,5% Azimut. In evidenza invece le societa’ delle reti e le utility. Piovan al debutto ha chiuso a +0,6%.

Fuori dal listino principale, bene Astaldi (+1,4%). Secondo quanto detto al Sole 24 Ore dal presidente di Ihi, il gruppo giapponese è ancora interessato ad Astaldi e i colloqui tra le parti proseguono. Prima dell’apertura, Salini Impregilo ha annunciato un nuovo contratto da 718,8 milioni di euro per la costruzione di un ulteriore tratto del Grand Paris Express, la più grande iniziativa di mobilità sostenibile in Europa. Il titolo ha guadagnato oltre un punto percentuale.

LO SPREAD NELL’ERA GIALLO-VERDE
Differenziale di rendimento BTp-bund decennali dal giorno in cui è statto firmato il contratto di governo Lega-M5S

Mediobanca svetta dopo Blackrock al 5% e conti CheBanca
Rimbalzo di Mediobanca (+3%) dopo la salita di Blackrock al 5% nel capitale e i conti della controllata CheBanca!. Le quotazioni sono risalite dai minimi di maggio. In base a quanto emerso dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, il big delle gestioni patrimoniali Blackrock è salito al 5% nel capitale di Mediobanca, quota che comprende un 4,2% con diritto di voto. Per quanto riguarda le attività di banca commerciale, il cda di CheBanca ha approvato i conti per il primo trimestre dell’esercizio 2018/19, chiuso al 30 settembre. Nel periodo i ricavi sono cresciuti del 2,9% su base annua a 71,9 milioni di euro, risultato a cui hanno contribuito per 53 milioni i margini di interesse (+3%) e per 19 milioni le commissioni (+19%). L’utile netto si è attestato a 6,3 milioni, in crescita del 5% rispetto ai 6 milioni di un anno fa.

Per Fitch con taglio rating Italia a rischio anche banche
Per Fitch, con downgrade del rating dell’Italia, sarebbe probabile una revisione anche per 5 banche. «L’outlook negativo sul rating a lungo termine di Intesa, UniCredit, Credem, Mediobanca e Bnl riflette la nostra analisi che le banche in questione subirebbero con ogni probabilità un downgrade qualora venisse abbassato il rating sovrano dell’Italia». E’ quanto si legge in un rapporto sulle banche italiane pubblicato oggi da Fitch. «Un downgrade del rating sovrano non impatterebbe invece direttamente sul rating delle altre banche italiane – prosegue Fitch – Tuttavia i rating potrebbero finire sotto pressione qualora il clima economico dovesse deteriorare e andare a impattare la qualità del loro portafoglio prestito determinando un nuovo aumento di debiti a rischio e peggiori prospettive per la riduzione degli npl. La combinazione di questi due fattori potrebbe rendere i livelli di capitalizzazione meno adeguati con i loro maggiori livelli di rischio. Inoltre la maggior parte delle banche italiane ha ancora una significativa esposizione al debito sovrano».

Piovan, debutto senza scintille (+0,6%)
Debutto senza fuochi d’artificio per Piovan sull’Mta di Borsa Italiana, nel segmento Star. Nel giorno dello sbarco a Piazza Affari, il titolo del gruppo che produce macchine e soluzioni ingegneristiche per il settore della plasticaha guadagnato lo 0,6% (a 8,35 euro), poco sopra il prezzo di collocamento di 8,3 euro (la forchetta di prezzo era fra 8,30 e 10,10 euro). Il prezzo di offerta corrisponde a una capitalizzazione della società pari a 423 milioni, al netto delle azioni proprie.

Euro a 1,15 dollari, petrolio in rialzo
Sul fronte valutario, euro/dollaro sulla soglia degli 1,15 a 1,1492. Netta correzione dello yen arrivato a scambiare a 129,55 per un euro (da 128,51 di ieri sera) e a 112,49 per un dollaro (da 112,21).Petrolio in netto rialzo a 69,61 dollari al barile nel Wti novembre e a 80,42 nel Brent dicembre. Questa settimana, se il Brent è rimasto sostanzialmente invariato, il Wti ha corretto di quasi il 3%. Le tensioni Usa-Arabia Saudita sul caso dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi e il balzo delle scorte americane di greggio nell’ultima settimana sono state alla base dei movimenti dell’oro nero.

Spread chiude in calo a 315 punti dopo i record Chiude la giornata in calo lo spread BTp/Bund dopo che in mattinata era schizzato sopra la soglia dei 340 punti base, aggiornando abbondantemente il record da inizio 2013. Dopo le dichiarazioni distensive dei leader della maggioranza sul futuro del Governo, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005340929) e il Bund benchmark, ha iniziato a ripiegare e ha chiuso poco sopra i minimi di giornata a 315 punti base, dai 325 punti della chiusura precedente. Il rendimento del decennale italiano, dopo aver toccato un massimo del 3,80%, ha chiuso in calo al 3,59% dal 3,68% della chiusura di ieri.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

 

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