Genova, Cantone: “Rischio infiltrazioni mafiose”. Di Maio: lunedì in Cdm 50 milioni per gli sfollati

Perplessità e dubbi. In audizione alla Camera il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone ha richiamato l’attenzione su alcuni elementi del decreto Genova. Ci sono lacune e il rischio che la mafia si infiltri è concreto, è la sostanza delle parole del numero uno dell’Anac. Intanto il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio annuncia che «lunedì in Consiglio dei ministri ci sarà il nuovo decreto fiscale. Nel decreto ci saranno 50 milioni di euro» per gli sfollati di Genova, aggiungendo che si tratta di «una somma che permetterà al commissario Bucci di poter avviare i rimborsi alle famiglie».

 

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Deroga alle norme extrapenali comporta deroga al Codice antimafia  

«La deroga a tutte le norme extrapenali comporta anche la deroga al Codice antimafia e alla relativa disciplina sulle interdittive» ha detto Cantone, ritenendo comunque che si tratti «di una disattenzione, conoscendo la sensibilità di Parlamento e Governo in materia». Ma il rischio che la criminalità organizzata si insinui nella ricostruzione dopo il crollo del ponte Morandi non può essere sottovalutato: «Non ritengo di dover sottolineare i rischi insiti in tale omissione, soprattutto perché vi sono molte attività connesse alla ricostruzione (dal movimento terra allo smaltimento dei rifiuti, ad esempio) in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how».

«La Liguria è terra ovviamente non di mafia – ha proseguito – ma in cui purtroppo le organizzazioni criminali stanno cercando di infiltrarsi. Una barriera altissima contro questo rischio va dunque necessariamente prevista e sono certo sarà introdotta».

 

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Cantone ha poi sollevato perplessità sui poteri del commissario straordinario: -«Ho perplessità sulla disposizione che prevede la deroga a tutte le norme dell’ordinamento italiano ad esclusione di quelle penali. Un fatto senza precedenti che consente al commissario di muoversi con assoluta e totale libertà, imponendogli solo i principi inderogabili dell’Unione europea ed ovviamente i principi costituzionali».

Lo stanziamento per gli sfollati

Con i 50 milioni le famiglie sfollate, annuncia Di Maio, potranno «trovare una nuova casa e con quel contributo rifarsi una vita. Metteremo i soldi che ancora non avevamo messo nel decreto emergenze e chiuderemo questo capitolo». «Garantisco, come ministro del lavoro, che ci sarà la cassa integrazione per le aziende della zona rossa in modo da permettere una misura ponte per i dipendenti in attesa del nuovo ponte», conclude.

LA STAMPA

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