Jimmy Bennett: “Io la chiamavo mamma… E Asia Argento mi ha volentato”

Asia Argento mi ha violentato, è stato un rapporto completo”. Jimmy Bennett non gira troppo alle parole.

Ospite in esclusiva mondiale di Non è l’Arena, condotto da Massimo Giletti su La7, accusa apertamente l’attrice di aver abusato di lui. “C’è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein. Anche Asia ha abusato del proprio potere”, spiega l’attore californiano ripercorrendo l’incontro di cinque anni fa al Ritz Carlton a Marina del Rey. “Non penso che questa vicenda danneggerà il movimento #MeToo – spiega – abbiamo visto molte attrici che hanno denunciato le azioni malvagie di Weinstein. Il movimento di Asia punta il dito contro chi abusa del proprio potere. E noi leviamo il velo sull’ipocrisia di Asia”.

A Non è l’Arena Bennett racconta per filo e per segno cosa è successo quel drammatico giorno di cinque anni fa. Al Ritz Carlton a Marina del Rey si era presentato con un accompagnatore che era salito insieme a lui fino alla stanza dell’albergo. “Asia era entusiasta e mi guardava dritta negli occhi”, racconta Bennett.

Poi ha dato uno sguardo all’accompagnatore e gli ha chiesto: “Ma tu chi sei?”. “Lo ha fatto sempre sentire un intruso durante l’incontro – continua l’attore che ai tempi dello stupro aveva da poco compiuto 17 anni – e quindi il mio accompagnatore ci ha lasciato soli”. Tutto, poi, è accaduto molto rapidamente. Asia gli ha offerto dello champagne e, dopo essersi accesa una sigaretta, gli ha raccontato del film che intendeva girare con lui. Quindi, gli ha preso il viso e, guardandolo negli occhi, gli ha detto: “Mi sei mancato tantissimo”. E ha iniziato a baciarlo. “La mia interpretazione era che mi stesse mostrando il suo affetto – racconta Bennett – il bacio si è prolungato e ho avuto l’impressione che non fosse un bacio amichevole ma che stesse cercando di esplorare la situazione. Dopo Asia ha appoggiato le mani sul mio corpo in modalità diverse e poi mi ha spinto sul letto e mi ha slacciato la cintura e i pantaloni”.

“Io la chiamavo mamma…”. Nell’intervista a Giletti, Bennett prova a far luce sul tipo di rapporto che c’era tra lui e la Argento. “Sul set di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (film del 2004 diretto dalla Argento, ndr) – racconta – Asia era come una seconda mamma, questo è il sentimento che ci ha legato dal primo giorno…”. Il loro rapporto è sempre stato molto ravvicinato. “Il legame tra me e lei era speciale – continua l’attore che oggi ha 22 anni – Asia era molto concentrata sul film e voleva incarnare il rapporto madre e figlio in modo che fosse più realistico possibile, ma sembrava andasse oltre l’aspetto professionale”. Dopo il 2004 hanno continuato a sentirsi via sms e mail. Ma non si sono più visti. Non c’è mai stato un altro incontro faccia a faccia per dieci anni. Successivamente è stata Asia Argento, nel 2013, a proporre a Bennett di incontrarsi. “Non ero sorpreso, sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati ed ero contento di vederla. Mi parlava di un film italiano al quale lei volesse che partecipassi”, spiega il giovane ricordando il senso di disagio provato in quella occasione. “Asia continuava a inviarmi delle foto e dei bigliettini che scriveva nella sua stanza di hotel – continua – per me c’è sempre stata una barriera culturale, non sapevo se il suo atteggiamento fosse una maniera di mostrare affetto e quindi non sapevo cosa aspettarmi. Per me… era come incontrare una amica”.

IL GIORNALE

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