Pomodori Pechino

Per volare da Roma alla Cina, Luigi Di Maio è passato per Amsterdam. A chi ne richiedeva il motivo, ha confessato che non era mai stato in Svezia e voleva approfittarne per ascoltare un po’ di fado.
Ma, quel che più conta, il volo è avvenuto in classe economica. Basta con gli Air Force Renzi, basta con la classe Magnifica Alitalia, basta con i privilegi della Casta che rischiavano di farlo arrivare riposato all’appuntamento coi maggiorenti di Pechino, i quali l’hanno comunque accolto con entusiasmo grazie a un decisivo punto in comune: anche loro non parlano italiano.

Durante le 10 ore di volo, che il vicino di posto ha dichiarato essere state le più lunghe della sua vita, Di Maio ha rifiutato i salatini di benvenuto, che ha poi versato su un apposito fondo per salatini destinato alle piccole medie imprese. E, prima di essere immobilizzato dagli steward perché stava interferendo con le apparecchiature di bordo («Buongiorno, è il comandante che parla: continuo a sentire “uno vale uno” in cuffia e mi sarei anche un po’ frantumato gli spoiler») ha effettuato una diretta Facebook in cui mostrava fiero la carta d’imbarco del posto 5C. Che è in business, ma solo sui voli internazionali. Mentre il vicepremier, all’atto del blitz sui social, era ancora su quello verso l’Olanda. Il piddino Michele Anzaldi (corrente harakiri) ne ha approfittato per dargli del bugiardo in una delle rare volte in cui diceva la verità, ignorando la diuturna battaglia di Di Maio contro gli status symbol della vecchia politica. Su tutti i mezzi di trasporto.

Taxi Quando prende un’auto bianca a Roma, Di Maio chiede di essere trattato esattamente come qualunque altro cliente non nativo della Capitale. Dunque, per arrivare da casa a Palazzo Chigi, passa per Viterbo.
Uber Chiede di evitare per quanto possibile le auto blu. Il massimo tollerato è un’auto in carta da zucchero. Chiara. Meglio se Fiat, per dimostrare la disponibilità al sacrificio.
Treni Evita gli Eurostar, che con quel nome minacciano la nostra sovranità nazionale, e viaggia solo Italo. Sul tetto. In caso di ritardi, è lui che prende il microfono e pronuncia la formula di rito: “Sì ma il Pd invece?”.
Bike Sharing Monta solo bici alla bersagliera.
Bus Prende spesso il bus per poter dialogare col conducente (Roberto Fico). Quando però si tratta di assumere decisioni in contrasto con Salvini, normalmente preferisce attaccarsi al tram.

REP-IT

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