Migranti, 184 sbarcati a Lampedusa. Il Viminale studia rimpatri-lampo

Alla fine sono arrivati – come previsto – a Lampedusa. Sette barchini con 184 migranti a bordo. Nella giornata di ieri hanno navigato in acque maltesi, ma – accusa il ministro dell’Interno, Matteo Salvini – La Valletta «se n’è fregata, scaricando per l’ennesima volta il problema sull’Italia». Il titolare del Viminale studia ora la praticabilità di rimpatri-lampo con voli charter in Tunisia.

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«Se ne vanno tra qualche ora», la promessa. Martedì prossimo Salvini incontrerà a Roma il collega tunisino per definire una soluzione, calcolando anche che la maggioranza degli stranieri sbarcati quest’anno in Italia proviene proprio dal Paese nordafricano (4.220). Ancora una volta, dunque, è scontro tra Roma e Malta. Ma il ministro dell’Interno dell’isola, Michael Farrugia, non ci sta ed accusa Roma di «aggirare le sue responsabilità». Nella ricostruzione maltese, infatti, le barche di ieri «non sono casi di ricerca e soccorso», non si trovavano infatti in difficoltà e «le convenzioni internazionali non consentono di intercettare con la forza barche che si trovano in alto mare».

Dunque le barche hanno proseguito indisturbate nella loro navigazione entrando in acque italiane per toccare terra a Lampedusa. Salvini, a Vienna per una conferenza Ue, esprime tutta la sua rabbia. «C’è un Paese membro – osserva – che se ne sta ampiamente fregando dei suoi doveri, con ripetuti e molteplici casi di navi, anche in difficoltà in acque maltesi, ignorate o accompagnate verso l’Italia, alla faccia della solidarietà». E visto che il problema non è nuovo, dal caso Diciotti in giù, e si ripeterà in futuro, il ministro pensa a soluzioni efficaci per rimpatriare subito chi sbarca. La Tunisia è il Paese con il quale l’Italia ha l’accordo più solido per i rimpatri. Tunisi accetta infatti di riprendersi 80 migranti a settimana con due voli charter. Ora il numero potrebbe essere aumentato e le procedure velocizzate, a cominciare proprio dai migranti arrivati oggi a Lampedusa. Di questo Salvini ha parlato oggi a Vienna con il collega Hichem Fourati, che vedrà nuovamente a Roma martedì prossimo.

«Stiamo lavorando per soluzioni veloci, efficaci e innovative in collaborazione con le autorità tunisine per stroncare il traffico di esseri umani», spiega il titolare del Viminale, aggiungendo che «in Tunisia non c’è la guerra, è un Paese sicuro, dovrebbe essere impossibile a priori presentare domanda di asilo. Dunque non si capisce perchè non si possono riaccompagnare lì le persone che arrivano in Italia». Intanto, l’Oim indica che, dopo la Spagna, anche la Grecia ha superato quest’anno l’Italia per numero di migranti arrivati via mare: rispettivamente 32.272, 20.961 e 20.343. E l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ha chiesto a Salvini di «mantenere le risorse di supporto alle persone che arrivano». ​​

IL MESSAGGERO

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