Russia e Cina spaventano la Nato con la più grande esercitazione militare congiunta di sempre

Un ritorno alle origini. Sì, ma quelle della Guerra Fredda. Dopo le tensioni con gli Stati Uniti e la Nato, la Russia ha dato inizio al più grande dispiegamento di forze armate mai visto dopo il lontano 1947. E lo fa proprio in occasione dell’incontro, durante il Forum economico a Vladivostok, con l’amico Xi Jinping, che a sua volta ha mandato migliaia di soldati a esercitarsi con gli alleati russi. Le manovre coinvolgono 300 mila soldati, 36 mila tra carri armati e veicoli corazzati, più di mille aerei ed elicotteri d’assalto, 80 navi della Flotta del Nord e di quella del Pacifico. Un’enorme macchina militare che il Cremlino spegnerà solo il 17 settembre.

“I giochi di guerra – spiega la Russia – sono giustificati dai comportamenti ostili ed aggressivi nei nostri confronti”. Un chiaro riferimento all’Alleanza atlantica messa a repentaglio dal suo azionista di maggioranza, l’America di Donald Trump. Anche la NATO però ha in programma un’esercitazione, la Trident Juncture 18, che si svolgerà in Norvegia e interesserà 30 paesi.

L’idilliaco rapporto con la Cina, il Cremlino l’ha coltivato con l’allontanamento dall’Occidente dopo l’annessione della Crimea. D’altro canto, anche Pechino ha tutte le ragioni per mantenere quest’amicizia, soprattutto ora come ora, nel bel mezzo di una guerra commerciale con gli Stati Uniti.

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