Il Muse di Trento: 5 anni e 3 milioni di visitatori. In arrivo un nuovo planetario

Immaginiamo di essere al museo. Stiamo guardando lo scheletro di un dinosauro quando improvvisamente le ossa si riempiono di carne e il gigantesco animale inizia a muoversi. Le fattezze degli antichi rettili, che fino a ieri se ne stavano immobili al Muse, il Museo delle Scienze di Trento, nascono dalla penna dei paleoartisti Davide Bonadonna e Fabio Manucci e dalle conoscenze di uno dei gruppi di ricerca di paleontologia più attivi d’Italia. Il sistema di realtà aumentata si anima oggi: uno dei regali di compleanno che il Muse si fa per il suo quinto compleanno. Con 3,2 milioni di visitatori e nonostante la giovane età, il gioiello di Trento è già entrata nella classifica dei nei primi dieci musei italiani, il primo fra quelli dedicati alla scienza. Il 7% del pubblico proviene dall’estero (il 38% dalla Germania e l’11% dall’Olanda). Il 40% dei visitatori sono bambini e ragazzi delle scuole.

Il Muse di Trento: 5 anni e 3 milioni di visitatori. In arrivo un nuovo planetario

L’impresa di Manolo all’interno del Museo

La festa del 27 luglio avrà numerosi laboratori per bambini e adulti. Culminerà con l’osservazione della Luna in occasione dell’eclissi e con l’impresa dell’alpinista Manolo, che tenterà di arrampicarsi fino al nostro satellite. Manolo nel 2013 aveva già risalito lo spazio espositivo più suggestivo del Muse: il “Grande vuoto”. La app per la realtà aumentata GO!Muse – che non comprende solo i dinosauri, ma buona parte della collezione di animali – non è l’unico regalo di compleanno. Un nuovo planetario sarà inaugurato nel parco del museo ad aprile dell’anno prossimo. Sarà composto da tre cupole, una più grande e due più piccole, collegate da due passerelle a 104,5 gradi. Non è una forma scelta a caso. I satelliti dallo spazio riconosceranno con facilità la forma della molecola dell’acqua: H2O. I visitatori sulla Terra troveranno nel planetario un’occasione per osservare lo spazio, ma anche per assistere a proiezioni “sferiche”, cioè a 360 gradi, di documentari o film a tema scientifico.

Il Muse di Trento: 5 anni e 3 milioni di visitatori. In arrivo un nuovo planetario

Il rendering del planetario H2O

Se di Muse si è parlato, in questi cinque anni, è stato anche per alcune importanti pubblicazioni scientifiche. “La ricerca ha illuminato in questi anni il percorso culturale del museo” spiega il direttore Michele Lanzinger. I musei, secondo la sua visione, sono “luoghi di conservazione dei patrimoni e allo stesso tempo importantissimi laboratori di elaborazione del futuro”. Del Muse, oltre alla sede di Trento, fanno parte anche il museo dell’aeronautica Gianni Caproni, il museo delle palafitte di Ledro, il giardino botanico alpino delle Viote, la Terrazza delle Stelle del Monte Bondone, la stazione limnologica del Lago di Tovel, il museo geologico di Predazzo e il recente centro visitatori Udzungwa in Tanzania.

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Una vista notturna del museo

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