Cdp, Governo e maggioranza trovano l’accordo: Fabrizio Palermo in pole come nuovo ad

di ANNALISA CUZZOCREA

ROMA –  Fabrizio Palermo nuovo amministratore delegato di Cassa Depositi e prestiti. È la scelta uscita del vertice riservato che si è tenuto stamattina a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il vicepremier, e ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio.

Dario Scannapieco, a quanto si apprende da fonti di via XX settembre, sarebbe fuori dai vertici della Cassa per volere della maggioranza giallo-verde.

Questi gli equilibri per mettere fine ai contrasti e ai dissidi che hanno contrapposto ministro dell’Economia Tria e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. L’intesa è stata raggiunta durante un vertice a Palazzo Chigi cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Conte, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti,  Di Maio e lo stesso Tria. In un primo momento era circolata la notizia che i dettagli dell’accordo sarebbero stati resi noti dal ministero dell’Economia.

Ma fonti di via XX settembre hanno fatto sapere che il luogo naturale dove rendere noti gli elementi  dell’accordo sarebbe l’assemblea di Cassa depositi e prestiti prevista per il 24 luglio. Stamattina Di Maio ha detto: “Non abbiamo mai assolutamente chiesto le dimissioni del ministro dell’Economia”, smentendo i contrasti di questi ultimi giorni sui nomi dei futuro dirigenti di Cdp. E anche il ministero dell’Economia ha bollato come “pura fantasia” la notizia che sarebbe stato Tria a mnacciare di lasciare l’incarico.

Nel corso del vertice a Palazzo Chigi, a quanto si apprende da fonti governative, sarebbe stato deciso anche il nuovo direttore generale del Tesoro: Tria avrebbe ottenuto il via libera alla nomina di Alessandro Rivera, 47 anni, aquilano, attuale responsabile della direzione Sistema bancario e Affari legali del ministero che si occupa di banche e vigila sulle fondazioni bancarie.

Rivera, scelto dal ministro del Tesoro per il posto lasciato vacante da Vincenzo La Via, si è occupato delle trattative con Bruxelles sulle crisi bancarie e in particolare sul piano di ristrutturazione di Mps. Rivera è anche presidente della Sga, la società pubblica che si è caricata sulle spalle gli oltre 18 miliardi di sofferenze di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

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