Esplosione in una fabbrica di detersivi nel Milanese: muore un vigile del fuoco

monica serra
san donato milanese

Una fabbrica in fiamme, l’intervento dei vigili del fuoco. Un pezzo di copertura del tetto che si stacca, cade e travolge due pompieri: uno muore e l’altro rimane ferito. Si chiama Pinuccio La Vigna, 49 anni, originario di Campobasso, l’ennesima vittima del lavoro. È morto ieri sera, attorno alle 21.30, mentre con i suoi colleghi cercava di domare il rogo che in pochi minuti aveva avvolto l’edificio della Rykem srl, ditta specializzata nella vendita di detersivi e prodotti professionali per la pulizia, nella zona industriale di San Donato Milanese, poco distante dall’aero Di Linate. Inutili sono stati i tentativi dei compagni di soccorrerlo.

Il vigile del fuoco volontario del distaccamento di Pieve Emanuele, nel Milanese, è rimasto vittima di una coincidenza incredibile, un rischio che corre chiunque fa un mestiere di questo tipo. Appena scattato l’allarme, la sua autopompa è stata una delle prime quattro ad arrivare.

E, con i colleghi, si è precipitato all’interno del capannone. Improvvisamente la parte superiore della struttura ha ceduto, prendendo in pieno il 49enne. Sono stati i suoi stessi compagni a estrarlo dalle macerie e a togliergli il casco, il respiratore e la bombola che aveva addosso. Ma subito si sono resi conto che non c’era niente da fare. Vani sono stati anche i soccorsi del 118: La Vigna è morto sul colpo. Ferito anche un collega 50enne che al momento dell’incidente era accanto a lui. D’urgenza è stato trasportato all’ospedale di San Donato, non in pericolo di vita.

Sul marciapiedi davanti all’ingresso della ditta, a tarda sera, mentre erano in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme, c’era ancora la sua attrezzatura. I colleghi in lacrime sono stati raggiunti dal comandante regionale dei vigili del fuoco, Dante Pellicano, che ha voluto abbracciarli uno per uno.

 

Per il momento non si conoscono le cause dell’incendio, forse accidentale, che si è propagato in fretta a causa del materiale altamente infiammabile all’interno dell’azienda. Viste le difficoltà legate al rischio di nuovi crolli, le operazioni di spegnimento sono andate avanti fino a notte fonda. Non si conosce ancora neppure la dinamica precisa dell’incidente. Le indagini sono affidate al pool di investigatori della procura, istituito dal dipartimento che si occupa di infortuni sul lavoro, coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, e ai carabinieri della compagnia di San Donato, diretti dal capitano Antonio Ruotolo

LA STAMPA

 

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