Centrodestra, vertice a Palazzo Grazioli. Toti: “Sì ad accordo con M5s per legge elettorale”

ROMA –  Nel giorno del vertice ufficiale fra gli alleati della coalizione di centrodestra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, in programma oggi a pranzo a Palazzo Grazioli per decidere sulla trattativa con il M5s sulla presidenza delle Camere, anche Giovanni Toti apre a un accordo con i cinquestelle, a patto però che sia finalizzato a una nuova legge elettorale: “Un governo con i 5 stelle? È una soluzione – afferma il presidente della Liguria a Rai Radio 1-  La prima ipotesi per me sarebbe un governo di centrodestra ma se non è possibile allora certamente non si può lasciare il paese allo sbando. Ma le ipotesi subordinate sono più corte nel tempo e devono portare a un nuovo confronto elettorale. Questo Parlamento farebbe bene a mettere mano alla legge elettorale perchè questa legge ha evidenziato dei limiti di governabilità e anche per quanto riguarda le costrizioni alle scelte degli elettori”.

Da parte sua Salvini ribadisce, rivolgendosi al leader del M5s: “Di Maio può dire quello che vuole, ma la prima coalizione uscita dalle urne è quella di centrodestra e noi ragioniamo da persone concrete su quello che è il governo da dare agli italiani”.

Un governo di centrodestra sostenuto da maggioranze variabili è invece l’ipotesi del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital: “Mi auguro ci sia un governo di centrodestra sostenuto di volta in volta da chi condivide alcuni punti programmatici. Può accadere con il Pd o con il Movimento 5 Stelle, non mi pare ci sia nulla di cui scandalizzarsi”.

Quanto alla partita della presidenza delle camere, che si gioca in Parlamento a partire da venerdì 23 marzo, Tajani aggiunge: “A me sembra giusto che Forza Italia possa avere la presidenza del Senato, perché è un partito di garanzia, stabilità e responsabilità”.

Tajani a Circo Massimo: ”E’ giusto che la presidenza del Senato vada a Forza Italia”

Tajani non crede che Salvini abbandonerà il centrodestra per allearsi con il M5S: “Sono convinto – dice – che rispetterà i patti elettorali. Non avrebbe alcun senso rompere una coalizione di centrodestra quando molti deputati leghisti sono stati eletti anche grazie a Forza Italia. Con il 17% non si va da nessuna parte, essere portavoce di una maggioranza relativa del 37% è altra cosa”.

Quanto alla presidenza di Montecitorio, sale in pole position la candidatura di Roberto Fico del M5s, dopo che ieri Luigi Di Maio ha reclamato per il movimento la guida della Camera, dove “ci sono più vitalizi da tagliare”.

REP.IT

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