Roma, voragine alla Balduina: sette auto precipitate nel vuoto e due palazzi evacuati

di VALENTINA LUPIA E FLAMINIA SAVELLI

Ennesima voragine sulle strade della Capitale. Stavolta così grande che ha addirittura ingurgitato sette vetture parcheggiate, sprofondate per circa dieci metri. Il crollo è stato registrato poco prima delle 18 in via Livio Andronico, alla Balduina, nel XIV municipio. Come confermato dai vigili del fuoco, che sono sul posto con due squadre, non ci sono feriti. A franare è stata la porzione di strada adiacente al cantiere dell’ex Istituto Santa Maria degli Angeli di via Lattanzio la cui demolizione è cominciata a ottobre scorso per far spazio ad alcuni parcheggi interrati. Nei giorni scorsi, anche sul sito di Luce Verde, era stata segnalata una copiosa perdita d’acqua.

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E per l’acqua tra il 25 e il 28 gennaio erano stati eseguiti lavori proprio dove si è aperta la voragine. Proprio per questo i tecnici dei pompieri stanno controllando anche le palazzine circostanti per verificare che non ci siano lesioni agli immobili: due stabili, vicino al punto del crollo, che si affacciano su via Andronico sono stati già evacuati. Le prima avvisaglie del crollo si sono avute dal cedimento delle colonne di contenimento del cantiere adiacente. In strada, a gestire il traffico, ci sono i vigili urbani che hanno chiuso al traffico anche via Lattanzio. Mentre i residenti raccontano di aver sentito tremare le proprie abitazioni più volte negli ultimi mesi.

Sul posto è arrivata anche la sindaca Virginia Raggi: “La prima cosa che faremo è accertare le responsabilità. Il responsabile dovrà pagare. Sono state precauzionalmente evacuate le due palazzine che affacciano sull’area del crollo. Abbiamo attivato il protocollo hotel solidali, al momento si parla di 20 famiglie. Tra le 50 e le 60 persone”. Secondo i vigili urbani che hanno accompagnato la prima cittadina nel sopralluogo, i residenti avevano inviato segnalazioni per “fumi e alberi piegati” ai caschi bianchi.

Sul posto, mentre da una delle condotte continua a sgorgare acqua, nel frattempo sono arrivati i tecnici di Acea, armati di autobotti. Una squadra dell’Italgas, invece, lavora fianco a fianco con i pompieri. Intanto monta la protesta di chi abita in via Lattanzio: “Sentiamo l’acqua scorrere sulla parete dei box auto”. Uno dei residenti, l’avvocato Giancarlo De Capraris, racconta la sua battaglia a colpi di denunce: “Negli ultimi tre mesi ho proceduto con una denuncia ai carabinieri e una ai vigili del XIV gruppo. Tutto è rimasto inascoltato. Ho segnalato le crepe sul manto stradale che ogni giorno diventavano più profonde e il continuo passaggio di mezzi pesanti. Questo è un disastro annunciato. Ho una bambina di tre mesi e questa notte non so dove andare a dormire. Non ci sentiamo sicuri”.

Sul caso si muovono anche i magistrati di piazzale Clodio: la procura ha aperto un fascicolo sul crollo.

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