PERCHE’ SUPERLUNA – Le dimensioni maggiorate che qualificano il plenilunio in arrivo come ‘Superluna’ sono dovute al momento di massimo avvicinamento tra la Terra e il suo satellite nel compimento delle loro orbite (perigeo). La sera del 31 gennaio infatti, la Luna si troverà a quasi 359.000 chilometri dal nostro pianeta. Non un record, in realtà, poichè la distanza minima si era avuta subito dopo Capodanno a circa 356.000 chilometri (la media è di circa 384.000 chilometri). Il nostro satellite – ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, che seguirà la Superluna a partire dalle 17:00 – apparirà circa il 7% più grande e il 14% più luminoso della media.

Superluna nella notte del 3 dicembre 2017

PERCHE’ (NON) SARA’ BLU – Nonostante il suggestivo nomignolo di ‘Luna rossa e blu’ che sta impazzando sul web, purtroppo la Superluna del 31 gennaio non si tingerà davvero di blu. Si tratta infatti solo di una definizione che, da qualche tempo, si usa quando si verificano due pleniluni nello stesso mese, come in questo caso. Il fenomeno è comunque piuttosto “raro” – spiega Masi – (l’ultimo risale al 2015) visto che in media tra due lune piene passano circa 29,5 giorni ed è quindi difficile che se ne abbiano due nello stesso mese.

PERCHE’ SARA’ ROSSA – La tinta rossa che colorerà il nostro satellite sarà invece dovuta a un’eclissi lunare totale, visibile però solo da Asia, Australia e dalla costa occidentale del Nord America. Il principio è in sostanza lo stesso che ci fa apparire rosso il tramonto. Durante un eclissi, spiegano gli esperti, mentre la Luna si trova all’interno del cono d’ombra proiettato dal nostro pianeta, la luce solare che la colpisce viene filtrata dallo strato esterno della nostra atmosfera che lascia passare solo la sua componente rossa donando al nostro satellite le famose tonalità sanguigne. Il Virtual Telescope trasmetterà in esclusiva, a partire dalle 12:30, l’eclissi dall’Australia e dagli Stati Uniti. Una coincidenza di ‘Luna blu’ ed eclissi lunare totale si verificherà nuovamente, secondo le stime della Nasa, solo il 31 dicembre 2028 e successivamente il 31 gennaio 2037.