‘Meraviglie’ di Alberto Angela, il riscatto di Matera: da vergogna a Patrimonio

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In volo su uno dei luoghi più incredibili del mondo, a piedi fra le strade strette e rocciose, sullo sfondo di un panorama straordinario. C’è Matera fra i protagonisti della nuova puntata di ‘Meraviglie, la penisola dei tesori’ di Alberto Angela, domani in prima serata su RaiUno, programma record d’ascolti e di consensi che torna a raccontare la grandezza del nostro patrimonio artistico e culturale attraverso i siti Unesco. Matera che De Gasperi e Togliatti definirono “infamia nazionale” e “vergogna d’Italia” da tempo sbandiera il proprio riscatto e nel 2019 sarà Capitale europea della cultura ed è il simbolo di quelle bellezze che l’Italia è stata capace di riconoscere, recuperare, valorizzare, offrire al mondo. Perché il successo di Meraviglie è anche in questo, nel disvelare al pubblico quanto abbiamo, quanto potremmo avere e come andarlo a cercare.

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Due puntate-boom, il successo d’ascolti della prima superato addirittura da quello della seconda, delirio social e tutti pazzi per Angela. Riprese spettacolari, droni, elicotteri, effetti speciali, minifiction, e domani sera il terzo e penultimo appuntamento: focus su Pisa e Piazza dei Miracoli, Matera e le Dolomiti. Si parte dalla città toscana, dalla storia e dalle curiosità della Torre pendente e poi il Duomo e la lampada che, come vuole la leggenda, avrebbe ispirato Galileo tanto da fargli formulare poi le sue teorie. E ancora il Battistero con la sua acustica sorprendente e il Camposanto, grande attrattiva turistica. Ad accompagnare Alberto Angela e gli spettatori sarà Andrea Bocelli, un legame profondo con la sua città dove sempre torna alla fine dei viaggi con cui porta un’altra bellezza italiana, la lirica (e la sua voce) in giro per il mondo.

Dalla Torre di Pisa ai Sassi di Matera, seconda tappa di Meraviglie, per ascoltare la storia di un riscatto; a fare da Cicerone il regista e attore Sergio Castellitto, fra le stradine di una città che ha sedotto il cinema da Pasolini a oggi.  E se quello di Matera vi sembrerà un panorama sorprendente, aspettate di vedere quel che si scorge a quasi tremila metri d’altezza, sulle Dolomiti, terza tappa del viaggio di Angela che racconterà la formazione della catena montuosa ma pure il legame fra l’uomo e quelle valli, stretto fin dall’età del bronzo. E a spiegare perché il legno degli abeti rossi di Panaveggio venga usato per realizzare violini e altri strumenti musicali lo illustrerà Uto Ughi, celebre violinista, con due “collaboratori” d’eccellenza: uno Stradivari e un Guarneri del Gesù

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